Politica
Gentile ed Aiello: "Richiesti al Governo 20 mln di euro per calamità naturali"
CATANZARO, 26 NOVEMBRE 2013 - Ciò che è accaduto a Catanzaro non può essere derubricato solo come conseguenza dell'eccezionalità meteorologica, ma va interpretato anche come l'immagine specchio del nostro Paese che privilegia l'emergenza alla prevenzione.
Non è pensabile che un capoluogo rimanga per sei giorni in quelle condizioni, purtroppo proprio l'orografia della città e dei suoi invasi non hanno retto alle eccezionali piogge. Certamente ora non è il momento della ricerca di responsabilità, bensì di stare uniti con l'unico obiettivo di lavorare per dare alla città di Catanzaro una nuova rete idrica da realizzare subito chiedendo i fondi alla Protezione Civile e, nelle more, disporre di condizioni tecniche che consentano una dotazione di 48 ore di autosufficienza nel caso di ennesime e certamente non auspicabili calamità.
È compito di una classe dirigente seria assumere le iniziative idonee senza trovare alibi demagogici che non aiutano la popolazione di una città civile e universitaria, proprio come il capoluogo regionale.
Invitiamo tutti, ognuno per le proprie competenze, a farsi da subito portavoce di questa esigenza con il Dipartimento Nazionale della Protezione Civile e a predisporre nel frattempo piani di emergenza per evitare il ripetersi di situazioni non conformi a un capoluogo di un Paese occidentale.
I parlamentari calabresi di ogni parte politica non potranno non sostenere le ragioni della città ed adoperarsi affinché anche i ministeri competenti possano dare il proprio contributo. Noi senatori abbiamo lavorato per far passare un primo sub emendamento con la legge di stabilità che consentirà intanto alla nostra Regione di usufruire di 20 milioni di euro per somma urgenza nei territori interessati dalla calamità dei giorni scorsi, parte dei quali già destinabili a Catanzaro e per questo ringraziamo il Governo.
Notizia segnalata da Marco Polimeni [MORE]