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Genova, stato di allerta 2: la Burlando richiede chiusura grandi aziende

GENOVA, 26 NOVEMBRE 2014 - Lo stato di allerta meteo di livello 2 annunciato lo scorso fine settimana per la città di Genova ha causato l’immediata chiusura dei centri per le attività pubbliche sia di natura sportiva che commerciale.

Una decisione giustissima a cui ha fatto però seguito, durante una riunione del Consiglio Comunale, una richiesta da parte della consigliera del M5S Emanuela Burlando.[MORE] 

Allerta 2 a Genova, la Burlando richiede chiusura aziende private a rischio

La Burlando, infatti, avrebbe domandato al consiglio comunale per quale ragione il divieto di apertura e svolgimento delle attività non sia stato esteso anche alle grandi aziende private localizzate in zone a grande rischio. La risposta è arrivata poco dopo da parte degli assessori Francesco Oddone e Gianni Crivello.

Oddone ha sottolineato che la richiesta è stata accolta ed ora non resta far altro che riflettere. “Abbiamo avviato un percorso” - ha detto - “ per arrivare a una omogeneità riguardo ai rischi, con tutti i soggetti interessati: associazioni di categoria e singole aziende, nell’ottica della revisione complessiva dei piani di sicurezza”.

Non solo Oddone ha replicato, ma anche l’assessore Crivello che ha precisato che sono diverse le situazioni che “travalicano i confini della città e delle regione”; per ognuna di esse sarebbe opportuno fare capo a norme di carattere nazionale. Il pensiero di Crivello poi va alle famiglie genovesi che, in seguito alla chiusura delle scuole, avrebbero bisogno di maggiore tutela. Infine l’assessore ha sottolineato che la cosa fondamentale è quella di garantire la sicurezza a tutti i cittadini genovesi senza però “desertificare la città”.

(foto: ilsecoloxix.it)

Emanuele Ambrosio