Cronaca
Genova, protesta dei lavoratori AMT. Invasa la sede del Comune
GENOVA, 19 NOVEMBRE 2013 - Fin dalle prime ore del mattino i lavoratori dell’AMT hanno cominciato a far sentire ancora una volta a propria voce contro una possibile privatizzazione parziale dell’azienda del trasporto pubblico.
Alle ore 8.00 di questa mattina, 19 Novembre, nonostante la richiesta di tregua di almeno 48 ore del Prefetto di Genova, i lavoratori hanno proseguito la loro protesta scioperando e non garantendo il servizio di trasporto pubblico.
Paralizzata completamente la città con autobus fermi e centinai di uomini diretti verso Palazzo Tursi.
Proprio qui, presso la sede del Comune di Genova, si sono diretti i lavoratori dell’AMT pronti ad invadere l’Aula Rossa dove si stava discutendo sulla delibera presentata al Comune circa possibilità di privatizzare alcune aziende partecipate del Comune, tra cui l’azienda del trasporto pubblico.
Centinaia di uomini, sia dell’AMT che delle aziende partecipate, hanno letteralmente invaso l’Aula Rossa e la sala stampa con conseguente sospensione del Consiglio Comunale.
Un corteo di uomini ha superato gli uomini della polizia municipale diretti all’Aula del Consiglio urlando a gran voce “Buffoni, buffoni” “andate a lavorare”. Indignati al grido di “Vergogna!”, i lavoratori si chiedevano dove fosse Farello, capogruppo del PD, a cui hanno dedicato diversi striscioni di protesta.
Tanti gli striscioni mostrati ed appesi in Sala. Uno rivolto al Sindaco di Genova : “Sindaco Doria rispetta gli accordi”, ma non solo. "Cittadini e lavorati uniti si nasce" recitava uno striscione posizionato al centro della sala , mentre anche i lavoratori di alcune partecipate mostravano “Amiu non si tocca”. I lavoratori hanno invaso tutte le poltrone continuando la loro protesta selvaggia con grida di protesta e rancore indirizzati alla giunta e allo stesso sindaco a cui richiedevano “Sindaco esci fuori”.
Emanuele Ambrosio
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