Cronaca

Attentato all'ad di Ansaldo Adinolfi, pressoché certa la matrice terroristica

 GENOVA, 8 MAGGIO 2012 - Potrebbero avere agito al fine di ottenere una sorta di «riconoscimento» pubblico come gruppo terroristico gli attentatori dell'ad di Ansaldo Nucleare Roberto Adinolfi, gambizzato ieri mattina a Genova mentre si recava al lavoro. È quanto hanno dichiarato gli inquirenti, secondo cui non è detto quindi che gli autori del gesto siano riconducibili ad un'organizzazione già strutturata. L'agguato è avvenuto secondo uno stile che richiama apertamente il «marchio Br» degli anni di piombo: un uomo ha seguito a piedi la vittima, per poi sparargli tre colpi a bruciapelo all'altezza dei polpacci e raggiungere infine un complice che lo attendeva su una moto. Il dirigente ha riportato una frattura alla tibia. [MORE]Operato, si trova ora all'ospedale San Martino con al fianco la moglie e i figli, ed è fuori da ogni pericolo.

I magistrati escludono la pista passionale e quella legata alla vita lavorativa di Adinolfi. La matrice terroristica appare invece più che probabile, tanto che la Procura di Genova ha aggiunto l'aggravante della finalità di terrorismo al reato – attualmente rubricato contro ignoti. In assenza, per il momento, di una rivendicazione che comunque non tarderà ad arrivare, rimane invece incerta la natura del gruppo responsabile dell'azione: potrebbe infatti trattarsi sia di un'organizzazione di stampo marxista-leninista, sia di una cellula che persegue fini di carattere ecologico.

Unanime la vicinanza espressa dal mondo politico e sindacale al manager, ingegnere nucleare nato nel '53 a Salerno e che all'Ansaldo ha passato una vita intera. I lavoratori del Gruppo hanno duramente condannato ogni forma di violenza e pensano di fermare il lavoro in segno di solidarietà. Tutti i partiti hanno manifestato preoccupazione per il grave episodio. Il segretario Pd Pierluigi Bersani ha parlato di un allarmante «salto di qualità delle tensioni e della violenza», mentre per il segretario del Pdl Angelino Alfano siamo di fronte a un «un clima saturo di tensioni sociali che rischiano di inquinare la storia di civiltà che ci siamo conquistati, lasciandoci alle spalle periodi bui e mai dimenticati».

Nel frattempo, le indagini procedono freneticamente. È stata rinvenuta una moto abbandonata che potrebbe essere quella utilizzata per l'attentato; inoltre, a breve gli investigatori acquisiranno i tabulati relativi al traffico telefonico dell'area in cui è avvenuto il delitto, per verificare quali telefoni sono transitati al suo interno ieri mattina.

Michele Barbero

(Immagine da buzzbox.com)