Politica
Geithner,ex segretario del Tesoro USA, rivela tentativo di far cadere il governo Berlusconi nel 2011
ROMA, 13 MAGGIO 2014 – Hanno scatenato caos e polemiche le informazioni contenute nel libro Stress Test, scritto da Timothy Geithner, ex segretario del Tesoro Usa. Il volume contiene alcune informazioni riguardanti un’ipotetica richiesta, avanzata al G20 del 2011 da alcuni imprecisati funzionari europei, di ottenere l’appoggio degli Stati Uniti per far cadere il governo di Silvio Berlusconi in Italia. L’amministrazione Obama avrebbe, all’epoca, posto un fermo rifiuto.
La notizia è trapelata dopo che il Financial Times ha pubblicato alcuni estratti del manoscritto, al momento ancora inedito. In Italia, il quotidiano La Stampa ha tradotto e pubblicato, nell’edizione di questa mattina, i tratti fondamentali.
“Volevano che noi rifiutassimo –si legge negli estratti– di sostenere i prestiti del Fmi all'Italia fino a quando non se ne fosse andato. Parlammo al presidente Obama di questo invito sorprendente ma, per quanto sarebbe stato utile avere una leadership migliore in Europa, non potevamo coinvolgerci in un complotto come quello."[MORE]
Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera, ha prontamente richiesta l’apertura di un’inchiesta per gettare luce sulla vicenda, richiesta a cui Angelino Alfano, Ministro dell’Interno, ha risposto con la frase: “Valuteremo il da farsi”.
Non si è fatta attendere a lungo la reazione di Silvio Berlusconi alla notizia: “Ho sempre dichiarato – ha affermato l’ex Premier – che nel 2011 nei confronti del mio governo, ma anche nei confronti del mio Paese, c'è stato tutto un movimento che era partito dal nostro interno ma poi si è esteso anche all'esterno per tentare di sostituire il mio governo, eletto dai cittadini, con un altro governo. Io devo dire che Obama si comportò bene durante tutto il G20. –Ha poi aggiunto, secondo quanto scritto sul Corriere on line dal giornalista statunitense Alan Friedman.– Noi fummo chiamati dalla Merkel e Sarkozy a due riunioni in due giorni consecutivi e in queste riunioni si tentò di farmi accettare un intervento dal Fondo Monetario Internazionale. Io garantii che i nostri conti erano in ordine e non avevamo nessun bisogno di aiuti dall'esterno e rifiutai di accedere a questa offerta, che avrebbe significato colonizzare l'Italia come è stata colonizzata la Grecia, con la Troika”.
(fonte it.reuters.com)
(foto www.huffingtonpost.com)
Elisa Lepone