Estero
Gaza: raid su media center, mentre la Palestina e l'intelligence egiziana lavorano sulla tregua
GAZA, 19 NOVEMBRE 2012 - L'aviazione israeliana ha colpito la sede di alcune testate giornalistiche: si tratta del secondo attacco sull'edificio nell'arco di 24 ore. Il palazzo risulta essere gravemente danneggiato ed il bilancio è di almeno due morti.
Nel frattempo il leader di Hamas, Khaled Meshaal, che si trova in Egitto per una riunione con l'intelligence locale, ha fatto sapere che il premier di Israele, Benjamin Netanyahu, ha chiesto una tregua ai palestinesi. Inoltre, ha aggiunto: «Le armi della resistenza hanno sorpreso i nemici con la guardia abbassata».
Meshaal sta esaminando insieme agli egiziani le condizioni imposte dagli israeliani per il cessate il fuoco sulla Striscia di Gaza, mentre il capo del governo d'Egitto, Mohamed Morsi, incontrerà il leader delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, il quale è atteso nei prossimi giorni anche in Palestina e Israele.[MORE]
Ban ha invitato ieri Netanyahu e Meshaal a «Collaborare con gli sforzi condotti dall'Egitto» per raggiungere la tregua. Per il momento, però, gli attacchi proseguono ed oltre al raid sul media center, fino a questo pomeriggio sono stati uccisi sulla Striscia di Gaza almeno tredici palestinesi, tra cui un bambino di cinque anni.
Gli israeliani non hanno risparmiato neanche i minori: un razzo è stato lanciato nella mattinata su una scuola di Ashkelon, che fortunatamente era chiusa per motivi di sicurezza e non vi era nessuno all'interno. Nella stessa località sono stati lanciati ulteriori tre razzi, mentre altri venivano diretti verso la città di Eshkol.
Anche lo stadio di calcio di Gaza è stato danneggiato questa mattina dagli attacchi dell'aviazione israeliana. Durante la notte, invece, gli obiettivi colpiti da Israele sono stati circa ottanta.
(Foto da gazzettino.it)
Alessia Malachiti