Estero
Gaza: quinto giorno di offensiva israeliana. Preannunciato l'attacco da terra entro 36 ore
GAZA, 18 NOVEMBRE 2012 - All'alba del quinto giorno di offensiva di Israele si contano quarantanove palestinesi uccisi, tre israeliani ed un bimbo di diciotto mesi. I feriti sono oltre trecentocinquanta, tra cui numerosi bambini. Un bilancio che spaventa tutti gli abitanti della Striscia di Gaza, dove mancano medicinali e non può essere garantita l'elettricità, rendendo impossibile assicurare l'utilizzo dei macchinari ospedalieri.
Il leader egiziano Mohammed Morsi, il quale sta cercando di mediare tra palestinesi ed israeliani, ha dichiarato che le due parti potrebbero firmare un accordo per porre fine alla guerriglia. Ciò nonostante, le previsioni sono tutt'altro che ottimistiche.
La Palestina ha tentato di rispondere agli attacchi di Israele lanciando un razzo diretto a Tel Aviv, ma è stato intercettato e distrutto. L'operazione "Colonna di Nuvola", messa in atto dallo stato ebraico, è iniziata definitvamente con l'uccisione del capo militare palestinese Ahmed Jaabari e non sembra essere giunta al termine.[MORE]
Da Tel Aviv è stato annunciato che se la Striscia di Gaza continuerà le opposizioni, entro 24-36 ore inizieranno gli attacchi di Israele da terra. La Lega Araba, intanto, parla di crimine contro l'umanità ed afferma che sarà necessario rivedere gli accordi di pace.
I giornalisti occidentali seguono costantemente la cronaca della guerriglia, ma sono gli inviati in Palestina che denunciano i media che trattano l'argomento utilizzando parole leggere, rendendo le informazioni distorte. Per alcuni reporter che si trovano a Gerusalemme, l'offensiva israeliana viene implicitamente sostenuta dall'Occidente che ne manipola le notizie. Si tratta di attacchi forti, talvolta politicizzati, talvolta dettati dalla rabbia di un giornalista che si trova a dover raccontare ciò che vede: una strage di innocenti dettata dal desiderio di far prevalere la propria politica.
(In foto, gli attacchi sulla Striscia di Gaza. Di Majdi Mohammed, tratta da nytimes.com)
Alessia Malachiti