Gaza, la tregua dura solo una manciata di ore: uccisi a Rafah 130 palestinesi
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GAZA, 02 AGOSTO 2014 – Infranta dopo una manciata di ore la tregua sulla Striscia di Gaza. Almeno 130 vittime sono state mietute da ieri a Rafah, dove è avvenuto un nuovo attacco da parte dello Stato i Israele in seguito al presunto sequestro di un soldato israeliano, forse sparito nella stessa area in cui è avvenuto l’attacco.
Probabile rapimento di un soldato, piovono bombe sulla Striscia
Hadar Goldin, ufficiale ventitreenne della brigata di fanteria Ghivati, sarebbe probabilmente stato rapito a Rahfa, cittadina situata nell’area sud della Striscia. Il probabile sequestro avrebbe immediatamente fatto cessare la tregua umanitaria di 72 duramente conquistata dall’Onu e dagli Usa. Le bombe sono immediatamente piovute sul cielo di Rafah, mentre il Gabinetto di sicurezza è stato subito riunito Benyamin Netanyahu.
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Le reazioni di Onu e USA
Ban Ki-moon, segretario generale delle Nazioni Unite, ha richiesto «l’immediata liberazione del soldato», condannando senza riserve «la violazione del cessate il fuoco umanitario da parte di Hamas». Anche il Presidente statunitense Barack Obama si è espresso sulla situazione del soldato scomparso, asserendo che «Hamas deve liberarlo senza condizioni», mentre il segretario di Stato americano John Kerry ha aspramente condannato «la vergognosa violazione da parte palestinese del cessate il fuoco a Gaza». Si difendono i capi di Hamas, i quali hanno fermamente negato qualsiasi tipo di coinvolgimento dell’organizzazione della sparizione del soldato israeliano e hanno invece puntato il dito contro Israele, avanzando l’ipotesi che lo Stato ebraico usi il presunto rapimento del soldato per intensificare gli attacchi sulla Striscia.
(fonte www.lastampa.it)
(foto www.telegraph.co.uk)
Elisa Lepone