Gaza, intero quartiere distrutto dalle bombe: 501 le vittime tra i palestinesi

lunedì 21 luglio, 2014

GAZA, 21 LUGLIO 2014 - Ancora morte e distruzione a Gaza, dove il numero delle vittime palestinesi sale a 501. Sedici corpi di persone uccise sono stati trovati tra le macerie di una casa vicino Khan Yunis, nel sud di Gaza, e undici cadaveri a Sajaya. A Rafah, invece, un'intera famiglia è stata sterminata: nove le vittime tra cui sette bambini, rimasti uccisi in un raid israeliano.[MORE]

Tredici, invece, le vittime tra gli israeliani, e 3.135 i feriti. Un portavoce militare ha riferito, inoltre, di due commando che da Gaza avrebbero tentato di infiltrarsi nella zona a sud di Israele, in un attacco poi sventato. Il portavoce ha anche riferito che l'esercito avrebbe ucciso dieci "terroristi", e che l'infiltrazione sarebbe stata tentata attraverso un tunnel a nord di Gaza, in direzione di Israele.

Ora il Consiglio di sicurezza dell'Onu, che è stato convocato d’urgenza a New York, ha espresso la sua "grave preoccupazione davanti al numero crescente delle vittime", ed ha chiesto nuovamente una "fine immediata delle ostilità". I paesi membri, in una dichiarazione letta dall’ambasciatore ruandese Eugène-Richard Gasana, chiedono un "ritorno all’accordo di cessate il fuoco del novembre 2012", ed il "rispetto del diritto internazionale umanitario, compresa la protezione dei civili", oltre che "la necessità di migliorare la situazione umanitaria" nella zona interessata dal conflitto.

L’ambasciatore israeliano alle Nazioni unite, Ron Prosor, ha, inoltre, smentito il rapimento di un soldato rivendicato da Hamas, dicendo ai giornalisti che "nessun soldato israeliano è stato rapito, queste voci sono false".

il ministro della difesa israeliano Moshé Yaalon ha, però, fatto sapere che ''L'operazione continuerà finchè non sarà riportata la calma'', e lo stesso premier israeliano Netanyahu ha dichiarato: "Completeremo la missione. Riporteremo la pace nel sud e nel centro di Israele. Non abbiamo scelto di entrare in questa campagna, ci è stata imposta".

(Foto dal sito telegraph.co.uk)

Katia Portovenero

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