Estero

Gaza, ergastolo per gli assassini di Vittorio Arrigoni

GAZA, 18 SETTEMBRE 2012 - Il processo per la morte di Vittorio Arrigoni è finalmente giunto alla conclusione. Ieri il tribunale militare di Hamas ha emesso le sentenze di condanna contro quattro palestinesi. Mahmud al-Salfiti e Tamer al-Hassasna, poco più che ventenni, sono considerati gli esecutori materiali dell’omicidio e perciò sono stati condannati all’ergastolo, dovranno anche scontare un periodo di lavori forzati. Khader Jiram, il vicino di casa di Vittorio, è stato invece condannato a 10 anni di carcere per aver fornito informazioni fondamentali agli assassini, mentre Amer Abu Hula dovrà scontare un anno di carcere per aver messo la sua casa a disposizione dei killer .

La famiglia Arrigoni ha rifiutato la pena di morte per i due assassini, in rispetto alle convinzioni di Vittorio. Il tribunale avrebbe infatti dovuto condannare alla pena capitale i due palestinesi ma, secondo la tradizione islamica, i parenti della vittima hanno voce in capitolo nella condanna degli assassini del congiunto. La famiglia Arrigoni fin dall’inizio si è dimostrata contraria alla pena di morte, una decisione che il tribunale ha rispettato.[MORE]

Le associazioni locali per i diritti umani si sono dichiarate soddisfatte per l’esito del processo che, sin dall’inizio, si era rivelato poco trasparente. Le associazioni, che in questi mesi hanno seguito da vicino il processo, avevano infatti aspramente criticato la procedura e l’iter giudiziario.

Vittorio Arrigoni era stato rapito il 14 aprile 2011 a Gaza, mentre lavorava a favore della causa palestinese. I suoi rapitori, che lo accusavano di essere un nemico dei costumi islamici, l’avevano preso in ostaggio per ottenere la liberazione di un capo salafita catturato qualche mese prima nella Striscia di Gaza. Vittorio era apparso in video, ferito ma ancora in vita, i suoi assassini lo hanno ucciso il giorno dopo strangolandolo, secondo quanto è emerso da una perizia, con un fil di ferro.

(foto da invisiblearabs.com)

Laura Lussu