Estero
Gaza, continuano le proteste tra i manifestanti Palestinesi e l'esercito israeliano: 4 feriti
GAZA, 6 APRILE – E’ ripresa la protesta di massa dei Palestinesi nella striscia di Gaza, e, da questa mattina, stanno divampando i primi scontri: i manifestanti hanno bruciato degli pneumatici e hanno lanciato sassi contro i soldati israeliani, che hanno risposto con fuoco e lanci di lacrimogeni. A quanto riferiscono i media locali, inoltre, già 4 Palestinesi sarebbero stati feriti dai cecchini, di cui uno in modo molto grave.[MORE]
La tensione è altissima: ieri Israele ha dichiarato che non ha alcuna intenzione di cambiare le regole di ingaggio, e che l’esercito è pronto a aprire il fuoco contro i manifestanti della Striscia, nel caso in cui ci siano “provocazioni come la scorsa settimana”. Soltanto una settimana fa, infatti, gli scontri durante la protesta nota come “Marcia del Ritorno”, hanno portato alla morte 19 Palestinesi: l’ultimo, in seguito alle ferite riportate, è deceduto proprio questa mattina.
Oggi stesso, anche l’ufficio per i diritti umani delle Nazioni Unite ha esortato le autorità israeliane, affinché le forze di sicurezza dello Stato ebraico, non usino “forza eccessiva” nei confronti dei manifestanti palestinesi. Come ha dichiarato infatti Elizabeth Throssell, portavoce delle Nazioni Unite dei diritti umani: “Le armi da fuoco dovrebbero essere utilizzate solo come ultima risorsa, e il ricorso ingiustificato al loro uso potrebbe essere considerato un omicidio volontario, una violazione della Quarta Convenzione di Ginevra”.
fonte immagine: la Repubblica
Flaminia Costanzi