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Garfield 3D
ROMA, 31 MAGGIO 2011. Arrivato al terzo film che porta il suo nome il gatto di Jim Davis, in uscita nelle sale il primo Giugno, questa volta è preso da un'avventura dal sapore sicuramente televisivo e totalmente animata. E proprio la derivazione di questo breve lungometraggio, solo un'ora e dieci, dalla serie televisiva in computer grafica The Garfield Show sembra il principale limite del film.[MORE]
Se, infatti, temi e personaggi è intuibile che siano posti in continuità con quanto raccontato sul piccolo schermo, è tutta la dimensione visiva e narrativa a non appartenere allo schermo grande, nonostante un 3D stereoscopico che vuol tenere alte le ambizioni.
A stonare in special modo poi è proprio la tecnologia dell'animazione. Dopo le infinite migliorie che negli anni sono state introdotte e portate agli spettatori da colossi come Pixar e Dreamworks, vedere nuovamente un prodotto dal budget così basso e dal motore grafico così elementare suona come un passo indietro difficilmente accettabile.
Si riparte da dove l’avevamo lasciato, dall'unica cosa che a Garfield interessa davvero “ il cibo”, eppure sarà costretto a una vera e propria rivoluzione quando il suo muscoloso alter-ego, Garzoorka, approderà nel mondo dei cartoon direttamente dall'universo dei fumetti con una notizia preoccupante: una super cattiva del mondo dei fumetti è determinata a conquistare l'universo. Garfield quindi dovrà unire le proprie forze con il supereroe per salvare il mondo. Riuscirà il super esperto della pennichella pomeridiana a dimenticare, o anche accantonare per un breve periodo, i suoi prelibati spuntini per unirsi a una onorata causa?
Certamente la vita frenetica del supereroe appare come una fatica insormontabile per Garfield, che tenterà con tutte le sue forze di ignorare ogni richiamo al dovere, ma nel momento in cui si renderà conto che tutti i suoi compagni si trovano in grave pericolo, il campione di sbadigli abbandonerà d'istinto la sua corazza di apatia e imparerà che si può davvero fare l'impossibile se tutti sono solidali, e uniscono le forze con quelle del supereroe dormiente che è dentro ciascuno di loro.
Forse un pubblico affezionato alla serie televisiva cui si fa riferimento potrà anche gradire una versione tridimensionale per il grande schermo ma sinceramente il senso di questa operazione continuerà a sfuggire a tutti gli altri.
Giuseppe Fratta