Cronaca
Gabriele Del Grande in Italia: "Sto bene, non ho ancora capito perché sono stato fermato"
BOLOGNA, 24 APRILE 2017 - "Sto bene. La grande difficoltà è stata la privazione della libertà per 14 giorni mentre stavo svolgendo il mio lavoro di giornalista". È questa la prima dichiarazione resa da Gabriele Del Grande, il giornalista toscano liberato questa mattina dopo essere stato trattenuto per due settimane in un centro di detenzione amministrativa in Turchia. Del Grande ha ribadito di non aver subito alcun tipo di violenza: "Non mi è stato torto un capello" e ha precisato che a fermarlo sono stati "agenti in borghese", per cui non è riuscito a capire se fossero poliziotti o militari. "Sono stato fermato e sono uscito stanotte dal luogo dove mi trovavo", ha sottolineato.
Il documentarista ha poi aggiunto: "Un saluto a tutti i giornalisti che sono ancora in carcere in condizioni peggiori della mia in Turchia e in tutto il mondo. Non ho ancora capito perchè sono stato fermato". [MORE]
Il reporter italiano è atterrato poco dopo le ore 10 di oggi all'aeroporto di Bologna, con un aereo della Turkish Air Lines. Ad attenderlo, il ministro Alfano. Del Grande, che si era recato in Turchia il 7 aprile per fare alcune interviste, da anni documenta i flussi migratori sul blog Fortress Europe, l'osservatorio sulle vittime dell'emigrazione di cui è fondatore. Il 9 aprile Gabriele è stato fermato dalle autorità turche al confine col la Siria, nella regione di Hatay. Dopo essere stato tenuto nel centro di identificazione ed espulsione di Hatay, il blogger è stato poi trasferito in un analogo centro a Mugla, in stato di isolamento. Il 21 aprile, per la prima volta da quando era stato trattenuto in isolamento, il documentarista e giornalista trentacinquenne di Lucca aveva incontrato in carcere il console italiano e un avvocato di fiducia.
L'annuncio della liberazione è stato affidato ad un tweet dal ministro Alfano questa mattina. Anche l'ex premier Matteo Renzi ha espresso su Twitter contentezza per l'arrivo in Italia di Del Grande, nonché i complimenti all'Esecutivo italiano per come ha gestito la vicenda: "Gioia per la liberazione di Gabriele. Un abbraccio a lui e alla famiglia. Bravo a Paolo Gentiloni e al Governo #iostocongabriele".
Luigi Cacciatori
Immagine da lastampa.it