Cronaca

G8 Genova, De Gennaro prosciolto in Cassazione

 ROMA, 28 MAGGIO 2012- La Cassazione proscioglie l’ex capo della Polizia Gianni De Gennaro, in merito ai fatti accaduti al G8 di Genova nel 2001, con la seguente motivazione ''non si è acquisita alcuna prova o indizio di un 'coinvolgimento' decisionale di qualsiasi sorta nell'operazione Diaz''.[MORE] De Gennaro, che in secondo grado era stato condannato per istigazione alla falsa testimonianza esce “pulito” dalla spinosa vicenda delle violenze alla Diaz. La Cassazione sottolinea nella sentenza che “inqualificabili violenze” furono subite dagli occupanti della scuola, ma contro colui che era ai vertici della cabina di comando pare non ci siano prove certe in grado di confermarne il coinvolgimento. Il terzo grado del processo che vede imputate 25 persone (funzionari e agenti di polizia) avrà luogo a partire dall’11 giugno. Sono trascorsi ormai 11 anni da uno degli episodi più oscuri della storia recente di questo paese; la cosiddetta “macelleria messicana” compiuta nella notte del 21 luglio 2001, tra le innumerevoli violenze inaudite compiute nel capoluogo ligure culminate con l’uccisione di Carlo Giuliani. Secondo Amnesty International “ La più grave sospensione dei diritti democratici in un paese occidentale dopo la seconda guerra mondiale”. Nella migliore tradizione dei “misteri italiani” probabilmente anche il G8 di Genova si inserisce in questo quadro ricco di interrogativi che non troveranno risposta, almeno secondo la magistratura, in merito all’accertamento delle reali responsabilità. Le violenze nella scuola sono state riportate alla ribalta di recente grazie all’uscita nelle sale del film diretto da Daniele Vicari, intitolato proprio “Diaz”. La mattanza compiuta sia nella scuola che nella Caserma di Bolzaneto sono rappresentate con tutta la loro ferocia, tant’è che il film è stato accolto positivamente dalla critica proprio perché apre uno spiraglio, una finestra di approfondimento su tutto ciò che è documentato su kilometri di carte processuali ma che prendendo forma in video diventa un pugno nello stomaco. Da il Manifesto del 12 aprile, Vittorio Agnoletto allora portavoce del “Genoa Social Forum” ha sottolineato le lacune narrative del film, in merito alle responsabilità dei vertici affermando “Nulla emerge dal film sulla figura dell’allora capo della polizia, oggi potentissimo capo dei servizi segreti, Gianni De Gennaro.” L’intervento di Agnoletto ha quasi involontariamente annunciato ciò che è avvento oggi in Cassazione: il coinvolgimento del capo della polizia risulta non comprovabile. Per le decine di persone che hanno subito pestaggi, vessazioni e violenza gratuita all’interno della scuola del terrore e durante la detenzione nella Caserma di Bolzaneto la strada verso la giustizia e la verità sembra davvero tortuosa.

 

Ilenia Galluccio