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#G8: aggiornamento economico

MILANO, 18 GIUGNO 2013 – «Le prospettive di crescita economica rimangono deboli, anche se i rischi al ribasso sono diminuiti in parte grazie alle significative azioni politiche intraprese dagli Stati Uniti, dall'area euro e dal Giappone, e alla resistenza delle principali economie in via di sviluppo ed emergenti», questo è quanto viene sottolineato in un comunicato diffuso dai potenti del G8, che si sta svolgendo nell'Irlanda del nord sotto la presidenza della Gran Bretagna.

Infatti, sul tavolo dei potenti, oltre allo spinoso dossier Siria, il summit servirà per discutere della grande crisi che dal 2008 tiene sotto scacco l'economia globale che, come prosegue il comunicato: «l'outlook sull'economia globale rimane debole anche se le azioni dei policy maker negli Stati Uniti, in Giappone e nella zona euro hanno reso meno probabile un forte rallentamento». [MORE]

Rimanendo in tema Giappone, il Cancelliere tedesco, Angela Merkel, ha espresso alcune preoccupazioni in merito a quella che è stata soprannominata ‘Abenomics’, ovverosia la politica economica posta in essere dal premier nipponico Shinzo Abe e dalla Banca Centrale Giapponese (BoJ). Infatti, dallo scorso Aprile, la BoJ ha iniziato a condurre operazioni sul mercato monetario in modo da implementare la base monetaria al ritmo di 60-70 mila miliardi di yen l'anno. Il Presidente della BOJ Haruhiko Kurod ha — altresì — deciso mantenere invariati i tassi di interesse (overnight call rate) nel range 0-0,1%. La Merkel, al margine di una riunione, avrebbe dichiarato che il deficit del Giappone «deve essere sicuramente ridotto nel medio termine.

Comunque sia, il Gruppo del G8 ha dichiarato di essersi impegnato a «esplorare tutte le fonti di crescita, anche quelle a sostegno della domanda. In alcune aree, le prospettive di espansione economica sono peggiorate rispetto al meeting di Camp David di maggio dello scorso anno».

Per quanto concerne l'evasione fiscale, il Cancelliere dello Scacchiere, George Osborne - sulla Bbc - ha sottolineato che tutti i partecipanti al G8 sono d'accordo sul fatto che occorre fare di più per contrastare questo problema: «Mi aspetto l'adozione di concrete misure contro l'evasione fiscale, tra cui delle regole che impediscano di nascondere i conti offshore e altre che favoriscano la condivisione di informazioni tra Paesi, aggiungendo che sono stati fatti più progressi nelle ultime 24 ore che negli ultimi 24 anni. Credo che possiamo fare molto contro l'evasione fiscale e che ci saranno dei significativi cambiamenti in merito», ha sostenuto Osborne, proseguendo che: «Si possono riscrivere le regole che permettono alle compagnie di spostare i profitti lontano dai Paesi dove svolgono l'attività commerciale». Inoltre, per quanto concerne l'annuncio dell'inizio dei negoziati per l'accordo di libero scambio tra Usa e Ue - avvenuto ieri - Osborne ha concluso affermando «che si tratta del "più grande accordo commerciale della storia».

(fotogramma: fanpage.it)

Rosy Merola