Estero

G7, Donald Trump salterà la sessione relativa al clima

 WASHINGTON, 8 GIUGNO – E’ gelo tra gli Stati Uniti ed i loro alleati, su tutti Francia e Canada, in seguito al giro di vite sui dazi deciso dal presidente Donald Trump. Dopo il botta e risposta a tre tra l’ex tycoon, il leader dell’Eliseo Emmanuel Macron ed il numero uno canadese Justin Trudeau, la Casa Bianca ha annunciato che Trump lascerà la riunione in Quebec prima che termini, saltando le sessioni relative al cambiamento climatico, le energie pulite e gli oceani.[MORE]

I vertici sull’ambiente, dunque, non vedranno la presenza del presidente statunitense, ma includeranno altri dodici Paesi per l’occasione invitati al “tavolo dei grandi” del Mondo.

L’assenza del leader di Washington potrebbe portare alla conclusione degli incontri senza un comunicato congiunto ufficiale, circostanza, questa, che ha irritato Emmanuel Macron, il quale su Twitter ha sottolineato come ci sia “il rischio di creare un mondo della legge del più forte. E questo non è né un bene per noi né per nessuno dei nostri Paesi amici nel modo. Ecco perché continueremo a combattere”.

Trump, che partirà direttamente per Singapore (dove incontrerà il leader nordcoreano Kim Jong-Un), ha replicato ai presidenti francese e canadese ricordando che “stanno facendo pagare agli Usa imponenti dazi e creano barriere non monetarie. Il surplus commerciale dell’UE con gli USA è di 150 miliardi di dollari e il Canada continua a tenere fuori i nostri agricoltori” ed annunciando di “non vedere l’ora di incontrarli”.

Se Canada e Francia hanno, sin da subito, squadra contro i dazi all’import di acciaio ed alluminio, anche le altre potenze mondiali si sono espresse in sfavore della decisione di Trump: Theresa May ed Angela Merkel hanno infatti già manifestato il proprio dissenso. E intanto, la Commissione Europea sta vagliando le contromisure da adottare in risposta alle decisioni della Casa Bianca, che saranno operative da luglio e colpiranno molti prodotti iconici americani, dai jeans Levi’s alle Harley Davidson.

Al summit canadese ci sarà, per la prima volta a rappresentare l’Italia, il nuovo primo ministro Giuseppe Conte. Sarà un battesimo di fuoco, considerate le tensioni attese al tavolo dei leader mondiali da un lato, e la lente d’ingrandimento posizionata sul neo premier, leader di un governo definito da più parti euro-scettico, populista e non troppo velatamente pro-Putin.

La linea sui dazi, neanche a dirlo, la detta Matteo Salvini da Roma, che ha già cercato di svincolarsi dalle posizioni dell’Ue. “L’Italia è una potenza che esporta ed il Made in Italy va protetto. Credo che le politiche di Trump servano ad arginare la prepotenza tedesca e noi non dobbiamo subire né l’una né l’altra manovra” ha annunciato il vicepremier, ministro dell’interno e leader della Lega.

Paolo Fernandes

Foto: iea.org