Cronaca

Furto al supermercato, Vallanzasca in aula: «Mi hanno incastrato»

MILANO, 7 LUGLIO 2014 - «Sono stato incastrato». Queste le parole che Renato Vallanzasca ha rivolto al giudice che lo sta processando a seguito dell’arresto avvenuto lo scorso 13 giugno. Il “bel René” è accusato di aver rubato due paia di mutande e altri oggetti all’interno di un supermercato.

Un furto di certo anomalo e che nelle fasi processuali non potrà essere visionato poiché, come emerso nella prima udienza dello scorso 27 giugno, i filmati delle telecamere a circuito chiuso dell’edificio sono andati distrutti.

Secondo Vallanzasca un giovane lo avrebbe incastrato mettendo quegli oggetti nella sua borsa. «Perché mi è stata fatta una cosa del genere non lo so – ha spiegato – io so soltanto che entro Natale avrei dovuto discutere della mia liberazione condizionale e potevo tornare libero».

«Abito a 100 metri dal supermercato – ha aggiunto –. Ci sono almeno tre o quattro cassiere che mi hanno riconosciuto e mi salutano. Fra tutti i posti che ci sono a Milano dovevo andare proprio vicino a casa mia a farmi inguaiare, dove conoscono anche la mia donna? Se fosse vera questa storia preparatemi un posto al manicomio, che sarebbe quello più adatto per uno come me».[MORE]

L’attuale arresto costa, infatti, a Vallanzasca, condannato in via definitiva all’ergastolo, la momentanea revoca della semilibertà che gli consentiva di uscire dal carcere di Bollate per raggiungere il posto di lavoro. In tal senso l’ex bandito ha sottolineato come «alla fine di quest’anno sarei riuscito ad ottenere la libertà condizionale dopo 42 anni di carcere. Tutto questo rischia di essere vanificato da un cretino – alludendo al vigilante che lo ha fermato – e da un ragazzo» ovvero chi gli avrebbe messo la merce nella sua borsa. Giovedì prossimo 10 luglio è stata fissata la prossima udienza.

(Immagine da ilgiorno.it)

Giovanni Maria Elia