Cronaca

Furbetti del cartellino: dodici indagati all'Agenzia Dogane a Roma

ROMA, 17 GENNAIO - La storia la conosciamo già: dipendenti pubblici che, invece di lavorare, dopo aver timbrato il cartellino vanno a fare la spesa, oppure in palestra, o ancora a svolgere un secondo lavoro. Stessa storia dunque, protagonisti differenti. Questa volta i presunti “furbetti” sono dodici dipendenti dell’Agenzia delle Dogane di Roma 1, indagati con l’accusa di truffa aggravata e falsa attestazione. [MORE]

In alcuni casi gli indagati lasciavano l’Agenzia cedendo il badge a un collega, che al posto loro timbrava l’uscita, attestando così il termine del servizio in orario regolare. L’indagine è partita nel 2016 e i numeri dell’inchiesta finora svolta sono impietosi: 209 ore di lavoro, retribuite e non svolte, e un danno di migliaia di euro alla Pubblica Amministrazione.

L’indagine è stata svolta dai carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma-Eur e della Stazione Garbatella, coordinati dal procuratore aggiunto Paolo Ielo e dal pm Mario Palazzi. Questi ultimi daranno esecuzione, in mattinata, ad un’ordinanza di applicazione della misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

Fonti interne agli inquirenti parlano di prove “granitiche” contro i dipendenti indagati, frutto del sistema di videoriprese posto all’interno dell’ufficio pubblico e di diversi pedinamenti effettuati. Nelle scorse ore, inoltre, gli uffici dell’Agenzia sono stati sottoposti a perquisizione.

Claudio Canzone

Fonte foto: repubblica.it