Cronaca
Funerale Simoncelli con la confessione del Vescovo
Coriano (RN), 27 ottobre 2011- L’asfalto dell’ autodromo di Sepang non ha messo la fine. Questo è ciò che pensa Mons. Lambiasi, Vescovo di Rimini, che oggi ha reso manifesto il suo pensiero a proposito della morte di Simoncelli. Prende mentalmente il libriccino che don oreste Benzi aveva scritto per sé e che in occasione del suo funerale, 4 anni fa, venne aperto ai fedeli che celebravano il suo [MORE]funerale: 'Nel momento in cui chiudero' gli occhi a questa terra, la gente che sara' vicino dirà "è morto", in realtà è una bugia, sono morto per chi mi vede, per chi sta lì, ma in realtà la morte non esiste perchè appena chiuso gli occhi a questa vita li apro all'infinito di Dio'. So di condividere con voi, spero con tutti, questa incrollabile certezza”.
La fede cristiana è questa e non potrebbe essere altrimenti. Marco era un pilota che avrebbe voluto salire sul podio del vincitore sulla terra. Ma se pensassimo- continua il Vescovo- che per lui si potesse riservare un podio più importante? Non si può dimenticare che uno sportivo rischia per sé e per amore degli altri e se il cuore è puro, conosce le sue fortune e le consapevolizza, aiutando gli altri. Simoncelli aveva speso gli ultimi anni con un occhio di riguardo ad una ONLUS per disabili.
Anche la famiglia, con le donazioni ricevute dopo l’incidente, ha pensato di continuare quest’opera. Numerosi assi del Motomondiale e gente comune, nel frattempo ascoltavano. L’omelia con tutto il suo senso di parole, in base alle dichiarazioni pervenute. "Addio Marco. E' una parola scomposta dal dolore, ricomposta dalla speranza. A Dio". Un lungo applauso ha chiuso questi minuti di composto dolore.
Anna Ingravallo