Salute
Fumo passivo: in spiaggia i maggiori danni
MILANO, 1 GIUGNO 2013 - Un esperimento portato avanti dall'Istituto Tumori di Milano davanti a 300 allievi di scuole medie, dimostra che il fumo passivo in spiaggia fa respirare un'aria doppiamente nociva rispetto a quella inquinata che circola in città.[MORE]
Lo studio è stato effettuato l'estate scorsa su una spiaggia di Rosignano, affollatissima località turistica nel livornese, dove è stato deimostrato che il fumo di due sigarette a distanza di 5 metri dai bagnanti può provocare danni sette volte maggiori di quelli che le sostanze tossiche presenti nell'aria inquinata di città possono creare nei polmoni di chi le respira.
La causa sta nella combustione del tabacco e, come dichiara Roberto Boffi, responsabile del Centro Antifumo dell'Istituto dei Tumori milanese «Gli idrocarburi policiclici aromatici costituiscono alcune fra le sostanze più tossiche generate dalla combustione del tabacco. Questo esperimento dimostra che, oltre al problema ambientale causato dai mozziconi di sigaretta, che impiegano un anno per degradarsi, fumare in spiaggia pone un problema di salute legato al fumo passivo».
L'esperimento è stato proiettato in aula proprio in occasione della Giornata mondiale senza tabacco, durante la quale sono intervenuti testimonial come Caterina Caselli, Ubaldo Pantani e Virginia Raffaele.
Fumare in spiaggia è quindi pericoloso sia per i fumatori che per i bagnanti che cercano vicino al mare aria più pulita da respirare. Infatti, come prosegue Roberto Boffi «È stato dimostrato che, oltre al problema ambientale causato dai mozziconi di sigaretta, fumare in spiaggia pone un problema di salute legato al fumo passivo. In generale diventa sempre più urgente pensare a nuovi spazi smoke free per i cittadini, anche per i fumatori».
Valentina D'Andrea