Cronaca

Fuga Cervelli: Incentivi ok! Chi può giovarsene, il beneficio, la decadenza

ROMA - Sì pressoché unanime dell'Aula della Camera alla proposta di legge bipartisan che prevede incentivi fiscali per il rientro in Italia dei lavoratori, contrastando la cosiddetta fuga dei cervelli. Il testo, presentato da deputati di maggioranza e di opposizione, è stato approvato con 485 sì, e cinque astenuti e ora passa al Senato.

Destinatari degli incentivi, sostanzialmente delle agevolazioni fiscali fino al 31 dicembre 2013, sono i cittadini dell'Unione europea che hanno maturato esperienze all'estero che rientrano in Italia per svolgere attività di lavoro dipendente, di lavoro autonomo o d'impresa. Oltre alle misure fiscali, il provvedimento introduce anche alcune semplificazioni di natura procedurale e burocratica al fine di agevolare il rientro dei lavoratori. [MORE]

CHI PUO' GIOVARSENE: Possono ottenere i crediti fiscali i cittadini dell'Unione europea nati dopo il 1969 che siano laureati, abbiano risieduto in via continuativa per almeno 24 mesi in Italia e che abbiano avuto continuativamente negli ultimi 24 mesi un contratto di lavoro dipendente in un Paese diverso dall'Italia. I benefici spettano anche ai cittadini che abbiano risieduto in via continuativa per almeno due anni in Italia e abbiano svolto continuativamente negli due anni un'attivita' di studio in un Paese straniero conseguendo una laurea o un master. Il beneficio viene assegnato a condizione che i questi lavoratori vengano assunti o decidano di esercitare un'attivita' d'impresa o di lavoro autonomo in Italia e trasferiscano il proprio domicilio, confermando la residenza, in Italia entro tre mesi dall'assunzione o dall'avvio dell'attivita'.

IL BENEFICIO: Il beneficio considera' in una detassazione parziale del reddito imponibile. La base imponibile per la determinazione delle imposte sui redditi e' ridotta al 20 o al 30 per cento della base imponibile stessa. In particolare, la detassazione e' fissata in misura pari al 70%, ed e' elevata all'80% con riferimento alle lavoratrici impiegate nel territorio nazionale. Sono esclusi i lavoratori dipendenti delle pubbliche amministrazioni e delle imprese italiane che svolgono l'attivita' all'estero.

LA DECADENZA: Il lavoratore decade dal diritto a fruire del credito d'imposta qualora, entro 5 anni dalla prima fruizione del beneficio, trasferisca la residenza o il domicilio fuori dall'Italia. La decadenza sara' retroattiva: le agevolazioni verranno recuperate dal fisco con l'aggiunta di sanzioni ed interessi.