Economia

Frode emissioni: perquisite sedi Renault in Francia, il titolo crolla in Borsa

BOULOGNE-BILLANCOURT, 14 GENNAIO 2016 - Renault come Volkswagen. Dopo il Gruppo tedesco investito dallo scandalo delle emissioni truccate, nel mirino è finita anche la famosa Casa automobilistica francese. Alcuni impianti produttivi della Renault sono infatti stati perquisiti oggi dagli agenti della divisione anti frode della polizia francese. A riferirlo, il principale sindacato francese Cgt

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Il sospetto è che anche alcuni motori diesel Renault, come quelli Volkswagen, siano equipaggiati con un software che consente di eludere i controlli sulle emissioni.

Il Gruppo automobilistico francese ha confermato le ispezioni della polizia anti frode, smentendo tuttavia la notizia di possibili “trucchi”. Non sarebbe, infatti, stato trovato alcun sowtfare che permette di aggirare i testi sulle emissioni, come era invece avvenuto per la Casa tedesca.

Il sindacato francese riferisce che numerosi personal computer sono stati sequestrati ai dirigenti nell’impianto di Lardy, in Essone, a sud di Parigi, e che le forze dell’ordine hanno perquisito i settori della divisione “omologazione e messa a punto dei controlli sui motori”. Il sindacato riporta inoltre che oggetto di perquisizioni sono stati anche gli impianti di Guyancourt (Yvelines), Plessis-Robinson et Boulogne-Billancourt, alle porte di Parigi.

A seguito della diffusione della notizia il titolo Renault è crollato in Borsa: cede oltre il 20%, influenzando anche Peugeot (-8%), Fca (-9%), Daimler (-5,6%), Bmw (-4,58%) e Volkswagen (-4,48%), seguite da Ferrari (-3,8%)
 

Ribasso anche per Fca

In forte calo a Milano, invece, Fca, accusata di aver gonfiato i dati sulle vendite negli Usa. Automotive News riporta infatti che Napleton Automotive Group ha intrapreso un'azione legale in quanto sostiene che i concessionari sarebbero stati pagati per riferire vendite false nell'ultimo giorno del mese e poi stornarle sul mese successivo.

Dall’azienda in Italia nessun commento sulla vicenda. Al contrario, come riferito sempre da Automotive News, negli Stati Uniti Mike Palese ha fatto sapere che il gruppo non è stato informato della causa e non può ancora esprimersi. 

[foto: tgcom24.mediaset.it]

Antonella Sica