Politica

Frattura replica alla notizia televisiva in merito agli aumenti degli stipendi

CAMPOBASSO, 8 OTTOBRE 2013 - E' stato pubbblicato quest'oggi, dal sito della Regione Molise, la replica che il presidente della Regione Molise, Paolo di Laura Frattura, ha espresso in merito all'ultimo servizio televisivo andato in onda nei tg dell'emittente Telemolise sulle indennità dei consiglieri regionali.

"Apprendo, mio malgrado, che, pur nelle differenze di carica, non c'è parità di trattamento economico per gli eletti del Consiglio regionale del Molise. Ancora una volta l'emittente televisiva Telemolise ci delizia con un'informazione non veritiera, cioè che i nostri stipendi sono aumentati per il mese di Settembre. Tale strabiliante notizia ingenera anche tra gli eletti il dubbio che qualcuno tra noi sia favorito rispetto a tutti gli altri.

I 500 euro definiti "aumento che sa di giallo" nel servizio andato in onda ieri nel tg della notte e nella rassegna stampa di questa mattina, come leggibile dalle buste paga, sono trattenute. Non è chiaro da quali cedolini tali notizie mendaci siano tratte. Per motivo di bilancio, tra l'altro, le indennità corrisposte agli eletti nel mese scorso sono inferiori a quanto fissato dalla legge, in considerazione del fatto che il rimborso spese forfettario per l'esercizio di mandato è stato erogato per settembre in misura ridotta. Almeno a tanti di noi, visto che Telemolise ci induce a dubitare che non per tutti sia così.

L'ironia con la quale replichiamo, sia chiaro, è destinata esclusivamente a chi ad arte mette in circolo un'informazione scorretta, che alimenta in maniera subdola l'indignazione dei nostri cittadini. Il tema è serio e con la serietà che dobbiamo a tutti i molisani abbiamo risposto. Abbiamo reso pubblici i nostri compensi, abbiamo spiegato come sono stati calibrati, abbiamo ricordato che sono in linea con quelli delle altre regioni italiane e soprattutto rispondono ai dettami del decreto Monti sulla spending review.

Continuare sulla via della menzogna non solo ci pare scorretto per la deontologia cui sono tenuti gli organi di informazione, ma soprattutto ci sembra immorale. La stampa sia watch dog sui contenuti dell'azione di governo, ci controlli, ci censuri, ci sproni a fare il bene della nostra collettività. Il resto lo lasci agli aizzatori di piazza che i cittadini molisani non hanno voluto più a Palazzo". [MORE]

(Fonte Regione Molise)

Elisa Signoretti