Cronaca

Frattini: Occorre un esilio immediato per Gheddafi

Roma, 16 maggio - Il Ministro degli Esteri Franco Frattini si esprime sulla situazione libica “Alla vigilia del tramonto del regime di Gheddafi”.

Secondo il ministro, le minacce che cercano d’intimorire la comunità internazionale sono solo un tentativo disperato di annunciare la propria stessa sconfitta. Parlando con Maurizio Belpietro, Frattini ricorda che si sta cercando in tutti i modi di trovare al più presto un esilio per Muammar, [MORE]che del resto ha in mente, secondo alcuni esponenti dell’ entourage, “di attuare una via d’uscita onorevole”. La speranza della Nato in fondo è questa. Un esilio per il raìs, che avvenga nel giro di giorni e non di mesi e quindi un ritiro delle forze del regime, al fine di stoppare le violenze contro i civili.

 Una constatazione all’inverso, considerando il fatto che la tv di Stato al- Jamahiriya argomenta la stessa accusa in capo alla Nato. Gli stessi protagonisti della compagnia petrolifera libica si trovano nella forbice di sangue e sperano in una soluzione immediata. Bruxelles, con i suoi esponenti intanto, prepara azioni di strategia per render sempre più libero l’ingresso degli aiuti da parte delle forze armate. Il portavoce militare dell’Alleanza Mike Bracken continua ad applicare le due risoluzioni ONU e di lì, si attende che Gheddafi si possa portare con calma verso un declino (l’esilio, chissà dove) che lo renda quanto più lontano dall’essere pericoloso come lo è stato finora. Lo afferma anche Paolo Scaroni, amministratore delegato ENI, qualche minuto fa, sotto intervista al Financial Times: "Personalmente non ho dubbi che tra un anno il problema libico ce lo saremo messi alle spalle".

In foto, Libia, da repertori- o fonte http://blog.panorama.it/foto/2011/02/22/dalla-libia-allo-yemen-al-bahrein-dilaga-la-rivolta/
 

Anna INGRAVALLO