Franco Sicari: Un'altra estate
Cultura e Spettacolo Calabria Catanzaro

Franco Sicari: Un'altra estate

domenica 18 luglio, 2021

Mi sembra che il sole di 50 anni fa sia stato diverso. Anche il mare ed il cielo erano diversi! Il giorno stava nascendo sotto casa di mia madre.

Prima un bagliore,poi rosso,poi spuntava una palla come il fuoco.

Il sole! Il mare diventava d'argento e nasceva Venere!

Venere, si proprio Venere, la donna più bella del mondo, senza tempo.

La sua bellezza, i suoi capelli come il grano e gli occhi color smeraldo!

Tutti a Bianco, abbiamo visto Venere!

Bianco, il paese dove sono nato tanti anni fà, sulle rive del mare Jonio, vicino al 38mo parallelo, paese di sognatori, di filosofi, di idealisti!

Bianco , paese di vino, di ulivi, di grano, di fave, di aranci, di bergamotti, di gelsomini!

Paese di pane che la Franca sfornava nella casa sulla statale 106, tra strada e ferrovia vicino casa di mia madre!

Noi, bambini, ci avvicinavamo al forni e per noi c'erano le "cugliurelle" che aperte e fumanti venivano innaffiate con olio di ulivo.

Altri tempi, altre emozioni! Quel tempo è trascorso e non c'è più!

I treni che ci portavano al liceo classico di Locri non ci sono più.

Le vecchie aule del liceo "Ivo Oliveti" sono dimenticate!

I professori ed i miei compagni con cui ho trascorso gli anni migliori sono stati nascosti dal Tempo!

Anche le emozioni e gli ideali sono scomparsi quasi tutti sostituiti dal materialismo e dall'edonismo più oscuro!

Un'altra estate con un mare ed un cielo più veri!

A Bianco nei Bar si giocava a carte!

Birra fresca sotto i platani di corso Umberto o corso della Vittoria!

Tutti i balordi del paese a scherzare e ad inventare nuovi ingiurie(soprannomi)!

Tra poco, sul far della sera,si sarebbe giocato al "formaggio (rollo)!

Poi buio! Il buio fà paura perché è la fine della giornata ed annuncia la notte carica di dubbi e di paure.

Mia madre, mi raccontava, che la morte usciva per i vicoli delle casette popolari per sorprendere qualche ubriaco che si addormentava, carico di alcool,ai piedi dei platani.

Un'altra Estate è trascorsa, insignificante, veloce, senza emozioni!

Venere non nasce più per farci sognare!

La morte non circola più per spaventarci!

Il vecchio liceo è stato spostato.

Il Tempo scorre troppo veloce lungo il trentottesimo parallelo nord e faccio fatica a seguire le immagini e le passioni!

Queste riflessioni le dedico al mio amico fraterno

Peppe longo, morto da sempre e da mai, con cui ho vissuto gli anni più belli della mia vita!

Franco Sicari


Autore
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