Cultura e Spettacolo

Franco Sicari: Pinocchio, uno dei più grandi

Finalmente, Pinocchio, era diventato grande ed era un uomo normale, come milioni di altri uomini, costruito per soddisfare i pochi apparenti bisogni quali fare il mutuo per la casa, abbonarsi a Sky, avere un lavoro (precario) e vivere con l'impegno della raccolta differenziata dei rifiuti. Pinocchio leggeva ed era attento alle crisi monetarie mondiali ed era preoccupato perchè aveva investito le 5 monete d'oro in obbligazioni americane.

Intanto viveva e le giornate passavano. Erano comparsi i primi dolori alle articolazioni e malediceva il giorno che era diventato uomo. Di legno, non avrebbe sentito dolore, al massimo si sarebbe bruciato i piedi ma avrebbe, certo, trovato mille Geppetti capaci di farne di nuovi. Mentre pensava, si accorgeva che era meglio prima quando i suoi amici erano i burattini del teatrino di Mangiafuoco . Certo meglio essere manovrati dal Burattinaio che dal consumismo di ora.

E poi, ci sarebbe stato un altro lucignolo capace di condurlo nell'avventura e nel proibito? Casa, lavoro, moglie, figli, bollette, mutui, telefonini. Noia, tutta noia e basta, mentre la vita è passata sui computer , come adesso, per non restare soli e per illudersi di parlare con qualcuno che ha voglia di sentirti ed ascoltare i racconti e le favole di un'altra vita. Perfino aveva smesso di fumare, unico vizio rimastogli, della vita di prima.


"Il fumo fà male al cuore ed uccide". Basta con questo perbenismo e falsa preoccupazione mentre siamo tutti sovranutriti con quintali di colesterolo! "I dolci fanno male alla salute ed uccidono". Pinocchio si era messo a camminare ed aveva deciso di non fermarsi fino a che non fosse giunta la fine della strada.


Aveva incontrato sempre gli stessi uomini con gli stessi problemi e poi di nuovo gli stessi problemi e gli stessi uomini impegnati a risolverli con carta e penna in mano mentre milioni di camion con tonnellate di spazzatura passavano per poi precipitare nel precipizio della fine. Un camion portava tonnellate di uomini, ancora vivi, spazzatura indifferenziata da essere buttata tanto inutile e ripetitiva.

Un attimo di stanchezza e chiude gli occhi. "Un'astronave giunge dal cielo: ha il tettuccio apribile ed i passeggeri si sporgono e gridano riconoscendo l'uomo.""Pinocchio, vieni via con noi!" Si riconosce la testa di Lucignolo, la grande barba di Mangiafuoco e i capelli turchini della fatina. L'uomo mentre guarda, subisce l'ennesima trasformazione della sua persona e
diventa di nuovo di legno col cappello di molliche di pane ed il lungo naso.Si abbraccia con tutti e partono lontano verso cieli mai esplorati.

Sull'astronave ci sono tutti i personaggi dei miei sogni e della mia vita. Ulisse guida la nave con forza e coraggio,senza paura di nulla. Il burattino sorride ed è sicuro, contento delle sue gambe di legno. Geppetto, il Creatore, è li e sorride anch'egli. Mangiafuoco, frattanto,prepara il teatrino ed incomincia a mettere i fili a tutti. Pinocchio si ribella e corre a nascondersi sotto un tavolo da gioco.

I due giocatori non si accorgono di quello che stà succedendo, sono troppi intenti a giocare ed a studiare la partita. Il capostazione Misitano, con due carte in mano, sta pensando. Fuma e pensa. Il manovale Condello non ha carte in mano perchè aveva barato . Il capostazione Misitano:"Paru,paru,disparu a manu!"

Si era sbagliato di nuovo e una grande risata si propagò per tutta la nave spaziale, diretta chissà dove ! Dal finestrino, tutti guardavano la montagna di rifiuti che lievitava.
Ore 05,10, suona il telefonino, la sveglia! L'incubo è stato il peggiore degli ultimi tempi e sono stanco e non ho voglia di alzarmi per affrontare il solito lunedì fatto di stesse cose.
Poi mi alzo e le gambe pesanti scendono le scale del ballatoio. I gradini sembra non finiscano mai. Fuori è buio.

Franco Sicari