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La Francia e il suo intenso day after elettorale:Sarkozy lascia la politica, Hollande è già lavoro

PARIGI, 7 MAGGIO 2012- Stanco, ma apparentemente sereno: è così che la stampa francese definisce oggi Nikolas Sarkozy, il grande sconfitto di un'epocale domenica elettorale, che poche ore fa, precisamente alle 14, ha annunciato ai suoi fedelissimi di voler abbandonare definitivamente la politica.

Al Presidente uscente basta un'ora e un incontro all'Eliseo per informare i suoi collaboratori della sofferta decisione; ci sono tutti, da François Fillon a Jean-François Copé che, come riporta le Figaro, sembrano quasi non voler credere all'annuncio del proprio leader. "Rinnoverò la tessera dell'Ump, e pagherò la quota, ovviamente" scherza Sarkozy. Ma di ricandidarsi ancora, non se ne parla.

E mentre l'ex inquilino dell'Eliseo raccomanda ai partiti a lui vicini di restare uniti in vista delle legistlative, augurandosi una lunga pausa dai giornalisti e dai riflettori che gli permetta di "pranzare in pace al ristorante con la famiglia", per gli osservatori è tempo di tirare conclusioni, analisi e bilanci di un risultato elettorale in gran parte annunciato.[MORE]

Perchè, sottolineano dalle pagine di "Le Monde", la campagna elettorale di Sarkò potrà essere ricordata per i numerosi errori di valutazione che l'hanno caratterizzata, dal ritardo clamoroso alle strategie improvvisate, fino all'infelice tentativo di accattivarsi le simpatie dell'estrema destra.

Una sconfitta prevedibile, insomma, e una vittoria quasi scontata per Francois Hollande, simbolo di quel cambiamento che i francesi sperano tanto di riuscire a vivere; un "presidente normale", lo ha definito il quotidiano "Liberation", già al lavoro mentre i suoi sostenitori ancora festeggiavano davanti la Bastiglia, che comincia un mandato carico di aspettative, con gli occhi dell'Europa e del mondo puntati addosso.

Il neopresidente intende affrontare la crisi rilanciando piani che sostengano la crescita, e mettere da parte quelle politiche di austerità tanto care all'asse Sarkozy-Merkel, per costruire un' "Europa dell'energia" in grado di superare con grinta le sfide presenti e future. Un programma ardito, che tocca temi caldi, come la riforma del sistema pensionistico, l'eutanasia, l'immigrazione e il matrimonio gay.

Borse caute, quindi, sul ritorno della Gauche all'Eliseo. E attesa, tanta, in vista di quel 15 maggio che, con l'investitura di Hollande, potrebbe aprire una nuova pagina per la Francia, e per l'Europa.

(immagine tratta da: www.lefigaro.fr)

 Simona Peluso