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Francia, protesta contro Uber, il tribunale: paghi 1,2 milioni

PARIGI, 27 GENNAIO 2016 – Va avanti la protesta dei tassisti in Francia contro Uber. La rivolta ha coinvolto diverse città francesi ma anche altre città europee, tuttavia è a Parigi che si sono registrati i disordini più significativi. [MORE]

Una delegazione di manifestanti è stata ricevuta ieri dal premier Manuel Valls, il quale aveva annunciato la nomina di un mediatore (avvenuta questa mattina) e l'avvio di un confronto che in tre mesi dovrebbe individuare una soluzione al conflitto che oppone i tassisti ai servizi di vettura a noleggio con autista, come quello proposto dalla società californiana Uber.

In contemporanea con il secondo giorno di sciopero dei tassisti francesi contro l'app Usa è intanto arrivata la decisione del tribunale di Parigi di condannare Uber France al pagamento di 1,2 milioni di euro all'Union Nationale des taxi.

Tuttavia una parte di tassisti, non soddisfatta, ha deciso di andare avanti con la protesta. Dopo un presidio notturno, infatti, stamattina alcune centinaia di taxi hanno iniziato a bloccare la zona di Porte Maillot, sede del Palazzo dei Congressi, il principale accesso a Ovest nella capitale, e quella di Bercy , dove c'è il ministero dell'Economia, che invece costituisce il principale accesso a Est.

I manifestanti stanno anche rallentando fortemente il traffico da e verso gli aeroporti, dove impediscono il carico dei clienti da parte delle Vtc, pure regolarmente prenotate.

La rivolta dei tassisti è volta a chiedere al Governo garanzie finanziarie sul valore delle loro licenze e misure di limitazione delle Vtc.

[foto: tgcom24.mediaset.it]

Antonella Sica