Politica

Francia, Premier Valls: «Stato di emergenza fino a fine guerra contro Isis»

MILANO, 22 GENNAIO 2016 -  E’ una Francia a tutto campo quella che si presenta ormai da novembre nella lotta al terrorismo internazionale. Emblematiche le dichiarazioni odierne del Premier francese Manuel Valls, rilasciate alla Bbc. «La Francia è in guerra. Si stanno utilizzando tutti i mezzi della nostra democrazia consentiti dalla legge per proteggere i francesi».[MORE]

Nessuna novità fin qui. Poi, la questione dello stato di emergenza. A Valls vengono esplicitamente richieste delucidazioni circa l’arco temporale dello stato d’emergenza dichiarato dopo la serie di attentati che hanno colpito Parigi il 13 novembre. Secca la risposta: «Tutto il tempo necessario. Fino a quando esiste la minaccia. Fino a quando ci sbarazzeremo dell’Isis».

E’ una Francia decisa, in prima linea. In una guerra «totale, globale e spietata» avverte Valls. Il terrorismo internazionale porta con sé altre connesse ed altrettanto problematiche questioni quali l’emergenza migranti e l’integrità economica e politica dell’Europa, in considerazione degli ultimi sviluppi sul Trattato di Schengen. Il Premier Valls, è altrettanto chiaro sul tema: perché non è tanto Schengen il problema, quanto l’idea stessa dell’Europa. In sintesi: o l’Europa è in grado di salvaguardare sé stessa con adeguati controlli alle frontiere o salta l’Europa stessa.

Il Premier italiano Renzi, intervenuto a Rtl 102.5, avverte tuttavia come la necessità di intensificare i controlli a vantaggio della sicurezza dei cittadini comunitari possa trovare una soluzione comune in grado di evitare la fine di Schengen. Ed in molti già calcolano le ingenti e pesanti perdite politiche, sociali ed economiche, che scaturirebbero dall’addio al Trattato. Lo stesso Juncker, a capo della Commissione europea, pare preoccupato. Perché senza Schengen può saltare l’euro. Magari un’esagerazione ma nemmeno su questo è possibile mostrare sicurezza e spavalderia.

foto: legossip.net

Cosimo Cataleta