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Francia, la tensione del voto in attesa del 7 maggio

 BRUXELLES, 29 APRILE - Le elezioni presidenziali francesi continuano a far discutere. Atteso il ballottaggio del 7 maggio tra Emmanuel Macron che ha ottenuto il 23,75% e la leader del Front National Marine Le Pen che con il 21,53% ha portato il risultato più alto registrato dal Front in questi anni. I leader sconfitti francesi iniziano a sfoderare sui social le loro preferenze. Tra I tanti il leader di France Insoumise, che al primo turno ha ottenuto il 19,5% dei voti, ha aggiunto sul suo canale Youtube: “Andrò a votare, mai per il Front National“.[MORE]

Anche in occasione del vertice sulla Brexit si continua a parlare delle elezioni e lo stesso Hollande ha dichiarato: "I francesi hanno tutto da guadagnare a restare in Europa, è vero che in questo senso il voto del 7 maggio è una scelta sull'Ue". A pochi giorni dall’esito finale la chiesa non ha voluto esprimere nessuna preferenza, a differenza del 2002 è rimasta silente. "La Chiesa cattolica - ha detto il portavoce citato da Bfmtv - non invita a votare né per l'uno né per l'altro candidato, ma ricordando l'importanza della posta in gioco a questa elezione, auspica dare a ciascuno alcuni elementi per poter scegliere".

Dai sondaggi il vantaggio è ancora quello di di Emmanuel Macron sulla rivale Marine Le Pen anche se il divario tra i due continua ad assottigliarsi. Gli italiani intervistati dall’Istituto Piepoli per La Stampa sull’esito dei primi risultati per il 62% vincerà Macron mentre, solo il 22% assegna la vittoria alla rivale dell’estrema destra. Il vantaggio di Macron al primo turno delle elezioni francesi ha dato una forte spinta ai mercati e incentivato gli investimenti, l’asse di divisione tra i due candidati continua ad esistere ed una parte del mercato dalle analisi effettuate non considera ancora chiusa la “partita”. Dopo l’inaspettata vittoria di Trump gli investitori hanno capito che è importante non fidarsi dei sondaggi ma aspettare i risultati nonostante il sentimento positivo del vantaggio di Macron.

Resta il 40% dell'appoggio al leader Le Pen è indicativo di incidenza della visione negativa che si ha in Francia dell' Europa. Il cambiamento degli ultimi anni politico della Francia ha toccato anche gli equilibri europei sia a livello politico che economico. Dal palese disaccordo della Francia al mantenere aperte del frontiere con l'accordo Schengen alle minacce terroristiche, tutto ciò sembra sempre di più alimentare un sentimento antieuropeista in uno dei Paesi fondatori.


Laura Carrara

Fonte foto:termometropolitico.it