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PARIGI, 4 GIUGNO – L’Eliseo si prepara ad affrontare una bufera giudiziaria, dopo che il Segretario Generale del Presidente della Repubblica francese è stato coinvolto in un’inchiesta aperta dalla Procura Nazionale che indaga sui reati finanziari. [MORE]
Secondo quanto diffuso nelle scorse ore dalla testata Le Monde, Alexis Kohler, potente stratega di En Marche e braccio destro del Presidente Macron, sarebbe divenuto l’obiettivo di una denuncia per “cattura illegale di interessi”, “traffico di influenze” e “corruzione passiva”, che era stata presentata all’Ufficio Finanziario Nazionale dall’associazione di consumatori “Anticor” in data 1° giugno. La macchina investigativa si sarebbe immediatamente messa in moto, puntando il mirino sulla presenza di stretti legami personali tra Kohler e la compagnia di navigazione MSC.
La divisione MSC di cui si tratta è quella dedicata alla gestione di linee cargo mediante navi portacontainers e che fu la prima fondata dall’armatore sorrentino Gianluigi Aponte nel 1970 come “Mediterranean Shipping Company”, prima ancora di creare la celebre linea di crociere come divisione sussidiaria della compagnia.
Al braccio destro di Macron potrebbe dunque essere contestato il fatto di aver accettato di dirigere l’Agenzia per le partecipazioni statali (EPA) e conseguentemente di sedere come rappresentante dello Stato nei cda di Renault, Aeroporti di Parigi e STX France dal 2010 al 2012, mentre non avrebbe potuto ignorare l’esistenza di un conflitto d’interessi per motivi familiari, dal momento che la madre dell’attuale Segretario Generale dell’Eliseo sarebbe cugina di Rafaela Aponte, moglie del fondatore e direttore del gruppo MSC.
Non sarebbe dunque un caso il fatto che Kohler abbia in passato anche collaborato attivamente con la compagnia di navigazione italo-svizzera, divenendone dipendente della sede di Ginevra e poi nominato responsabile finanziario dell’intera società, gestendo un fatturato annuale di circa 20 miliardi di Euro. Grazie alle commesse di MSC per la realizzazione di navi da crociera, poi, negli ultimi due anni è stato possibile salvare dal crack i cantieri STX di Saint-Nazaire, che erano sul punto di finire sotto il controllo italiano di Fincantieri e Leonardo, prima di essere riconvertiti ed utilizzati in maniera pressoché esclusiva dalla società degli Aponte. Per salvare i cantieri, sarebbe stata ancora una volta fondamentale la mediazione dello stratega di Macron, in questa occasione in qualità di vice-capo di stato maggiore al Dicastero dell’Economia e delle Finanze all’epoca guidato dall’attuale Commissario UE Moscovici.
In difesa di Kohler è arrivata la comunicazione di una nota ufficiale rilasciata dall’Eliseo, nella quale si afferma che il Segretario Generale non avrebbe mai nascosto alle altre istituzioni i suoi legami di parentela con gli Aponte e che la mediazione tra l’EPA, STX e MSC sarebbe stata voluta dai dirigenti del Dipartimento governativo del Tesoro e non sarebbe stata quindi oggetto di alcuna decisione personale o discrezionale dello stesso Kohler. Le accuse rivoltegli sono state quindi ritenute completamente infondate e atte soltanto a sminuire il suo ruolo istituzionale. La Presidenza della Repubblica ha comunque aggiunto che Kohler fornirà alla Procura tutti i documenti necessari per dimostrare come la sua condotta sia stata rispettosa della legge in tutto il percorso della sua carriera professionale. In ogni caso, resterebbe l’ampio polverone alzato da questa inchiesta, in virtù della quale la giustizia francese si avvicina al Presidente Macron per la prima volta dalla sua elezione avvenuta nel 2017.
Francesco Gagliardi
Fonte immagine: bbc.com