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CATANZARO, 1 MARZO 2017 - "Non mi ritiro, vado fino in fondo. Sarò il candidato alla presidenza della Repubblica". Con queste parole Francois Fillon, candidato di centrodestra alla presidenza della Repubblica francese, pone fine alle voci di un suo possibile ritiro dopo le notizie di una convocazione in Procura per lo scandalo "PenelopeGate" e della falsa notizia di un fermo di polizia a carico proprio della moglie. [MORE]
Fillon, al termine di un mattinata al cardiopalma, ha convocato la stampa nella sede dei Republicains a Parigi e - dopo un vertice con lo stato maggiore del partito - ha deciso di rilanciare la propria corsa. "La Francia è più grande dei miei errori - aggiunge Fillon - la mia volontà di servire la Francia è più grande delle accuse contro di me".
Nessun risparmio neanche sotto il fronte degli attacchi alla magistratura e ai media, colpevoli - a suo dire - di avere orchestrato una campagna contro di lui. Fillon ha parlato di un'inchiesta basata sulla "semplice base di un rapporto di polizia", in cui lo "stato di diritto è stato violato in modo sistematico, la stampa ha fatto da eco alle convinzioni degli inquirenti, gli argomenti che ho portato a mio discarico non sono stati ascoltati, la presunzione di innocenza è completamente scomparsa".
Fillon sarà ascoltato dai magistrati il 15 marzo prossimo in merito all'inchiesta, scaturita dalle rivelazioni del settimanale Canard Enchainè, sugli incarichi di collaborazione della moglie e dei figli.
Fillon ha accusato i giudici di avere calcolato la data dell'interrogatorio proprio per impedirgli di candidarsi alle presidenziali, visto che le candidature devono essere presentate entro il 17 marzo. "Molti dei miei parlano di assassinio politico - attacca Fillon - E' così, questo è un assassinio, ma non solo nei miei confronti ma nei confronti delle stesse elezioni presidenziali, del voto degli elettori di destra, di centro e di sinistra. Andrò dai giudici a dire la mia verità, la verità".
"Mi sembra che Fillon abbia perso il controllo dei nervi e il senso della realtà", dichiara Emmanuel Macron, candidato centrista alle elezioni presidenziali francesi. "Non sono a favore di una tregua giudiziaria, perchè io sono per una tolleranza zero, ma per tutti - ha aggiunto dopo essere stato interrogato sul punto - non possiamo essere favorevoli alla tolleranza zero solo quando si tratta di altri".
Nonostante la conferenza stampa di oggi, le speranze di Fillon di arrivare al ballottaggio sono attaccate ad un lumicino. Stando ai sondaggi, Fillon resta inchiodato al 20%, dietro la leader del Front National, Marine Le Pen e del candidato centrista, Emmanuel Macron.
Daniele Basili
immagine da loccidentale.it