Estero
Francia e Germania vogliono "blindare" le frontiere comunitarie
Berlino, 26 aprile 2012 La libera circolazione delle persone all'interno dell'Unione europea non sembra entusiasmare i ministri degli Interni di Francia e Germania. E' quanto traspare da una lettera congiunta dei due politici, pubblicata ad inizio settimana dal giornale tedesco "Süddeutsche Zeitung". I ministri caldeggiano apertamente la possibilità di reintridurre controlli e limitazioni di accesso alle frontiere interne degli Stati membri della Comunità. Un documento in tal senso potrebbe essere presentato formalmente alla prossima riunione del Consiglio U.E.
Secondo Claude Guéant e Hans-Peter Friedrich, i due ministri in questione, una sospensione del trattato Schengen sulla libera circolazione delle persone sarebbe giustificata da vari fattori. Innanzitutto, perchè la sicurezza alle frontiere esterne dell’Ue è insufficiente. Inoltre, il ripristino dei controlli potrebbe riuscire a frenare la migrazione economica verso l'Europa dei "disperati" dei Paesi in via di sviluppo.
D'altro canto anche il presidente francede uscente Sarkozy aveva puntato in campagna elettorale sul "pugno duro" in materia di frontiere ed immigrazione. Sarkozy aveva addirittura prospettato l'uscita della Francia da libero spazio europeo di Schengen, se non vi fosse stata una revisione di tutti i trattati in materia di circolazione delle persone entro un anno.
Fatto sta che il rischio di una politica antieuropea rischia di farsi concreto, tenuto conto anche delle diffuse perplessità europeistiche in materia di economia. [MORE]
Raffaele Basile
foto tratta da Presseurop