Cultura e Spettacolo
Francesco Sicari: La Felicità
Febbraio stava passando con giornate fredde e di vento, che veniva da Roccella e che faceva diventare verde il mare, increspandolo. Stava facendo buio ed il paese si preparava a far passare la sera.
Certo una sera uguale a mille altre con le strade vuote e gli alberi che stormivano al vento che frattanto si era rinforzato.
Faceva freddo. Forse 8° C che bastavano a scoraggiare i miei paesani ad uscire ed a starsene al caldo ,vicino a bracieri.
I bar erano pieni, le osterie erano piene .
Per le strade nessuno.
Il vento smuoveva i lampioni e proiettava luci deformi nell'asfalto ,sulla statale 106.
Il quadro, sembrava da natura morta, tutto fermo, immobile.
Anche la voglia di vivere, si fermava.
Alla stazione FS Il capostazione Sculli fumava.
Era alla 37a Marlboro morbida ed ancora mancavano tante ore al cambio delle 22,00.
Era fermo come una statua e solo una striscia di fumo
saliva verso il soffitto rendendo la scena reale. Fumava e non pensava.
La cosa era strana. Forse era assorto in se stesso , a qualche sottile sofismo e ragionava col suo "io"!Mah!
A casa di mia madre, sulla via Cristoforo Colombo n 39, eravamo attorno al braciere.
Mancava solo mio padre Mimì.
sarebbe arrivato alle 21,00 dopo la partita a carte al Bar Cafari.
Al Bar centrale, negli altri bar, all'osteria del Larone, c'erano tutti
i personaggi, e dove potevano altrimenti essere?
Le salette, coi tavolini erano carichi di fumo e l'aria era irrespirabile.
Fuori cantava solo il vento, che veniva da nordest
e faceva increspare il mare di un verde chiaro bellissimo!
Ma chi ha mai visto un mare di questo colore alle 9 di sera!Forse solo io con l'occhio della fantaia e dell'immaginazione!
Lo scorrere del tempo, lento ed inesorabile, veloce ed insignificante, avrebbe deciso le scene del giorno che stava per finire.
Il Capostazione Cavallaro avrebbe dato il cambio al capostazione Sculli.
Il vento di grecale avrebbe dato il cambio al vento di tramontana.
Il paese di Bianco e tutte le immagini dentro di esso
sarebbero diventate le stesse di sempre, insignificanti
ma cariche di emozioni e sensibilità.
Ore 24,00 del 18 Febbraio 2018.
In fondo, vicino al Bar Delorenzo due figure , distorte dalle luci e dal vento, avanzano verso la stazione FS e sembrano discutere, gesticolando animosamente. Sono sempre loro due, Il Peppe della Rosa e la Morte! La diatriba che è sorta è molto complicata!
"La Felicità"!
Franco Sicari