Cultura e Spettacolo
Francesco Sicari: La Contessina di Casalnuovo
Contrafforti dell'Aspromonte 29 Agosto 1862. Agosto stava per terminare e non aveva ancora piovuto. Faceva caldo e la giornata stava per terminare mentre il sole ,che stava tramontando, colorava l’Aspromonte, vicinissimo. La contessina Matilde di Casalnuovo cavalcava, superba, sul suo cavallo baio, costeggiando L’Aposcipo che scorreva di un’acqua limpida, trasparente.
Cavallo e cavallerizza formavano una unica immagine! Un insieme di eleganza e bellezza. Il cavallo era assetato dopo avere percorso almeno 10 km sui saliscendi che da Samo portano alle sorgenti della grande fiumara Laverda. La radura era solitaria e si sentiva solo lo scorrere del fiume, lento. Matilde con parvenze eleganti smonta da cavallo e libera il cavallo per farlo bere.
E’ bellissima, descriverla non è sufficiente per onorare la sua figura! Venticinque anni, vestita da cavallerizza, elegante, superba, viso dolce. Capelli lunghi neri , lunghi a cascata dietro le spalle. Occhi neri e profondi. Anche lei ha sete e si china per assaporare l’acqua fresca che gli penetra in gola per rinfrescare Il suo esofago arso da 3 ore di cavalcata.
All’improvviso il cavallo, vicino a lei, si scuote e nitrisce mentre le mani di Matilde, diventano rosse! Una striscia di sangue colora l’acqua dell’Aposcipo.La contessina si scuote dalla sorpresa e guarda verso l’alto dove il fiume esce dalla gola.Sale lungo le rocce che costeggiano il fiume e gira l'ansa scavata dall'acqua. Per terra giace un uomo con la camicia rossa.