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CASERTA, 4 LUGLIO 2014- È il casertano Francesco Piccolo a bere la bottiglia del vincitore del Premio Strega 2014 con Il desiderio di essere come tutti, edito da Einaudi, seguito da Il padre infedele (Bompiani) di Antonio Scurati.
La storia del comunismo narrata partendo dalle vicende personali dell’autore, da quando bambino assistendo ad una partita dei mondiali ha deciso di diventare comunista. Il testo non è un saggio storico, ma una sorta di denuncia personale del “comunismo dei salotti e delle strutture” ed un invito a riscoprire quella vera ideologia politica che ha fatto mobilitare operai e studenti.
Sotto il cielo della capitale alta era la tensione e crosciante l’applauso del pubblico alla menzione del nome vincente.[MORE]
Intanto partono le scommesse su queste vendite che con fatica sono aumentate da quando, qualche settimana fa, la cinquina dei finalisti è stata resa nota. Obbiettivo auspicato dalle case editrici, premio ben accetto agli autori che si ritrovano a vivere dei “riti” condivisi con i grandi scrittori italiani degli scorsi decenni. Un premio che in molti hanno affermato cambi “poco la vita”, ma che sicuramente rimane un grande riconoscimento letterario, una grande festa e soddisfazione.
Giuseppe Catozzella invece il vincitore del Premio Strega giovani 2014, con Non dirmi che hai paura (Feltrinelli), storia dell’atleta somala Samìa. Lo scrittore spagnolo Marcos Giralt Torrente, il vincitore del Premio Strega Europeo con Il tempo della vita (Elliot).
Sui social network quest’anno “I mondiali dello Strega”, sondaggio promosso da Rai Tre che mirava alla scelta dei quattro libri Premio Strega storici preferiti. Questa la classifica:
1) Antonio Pennacchi con Canale Mussolini
2) Giuseppe Tomasi di Lampedusa con Il gattopardo
3) Fulvio Tomizza con La miglior vita
4) Umberto Eco con Il nome della rosa
Un Premio storico e che fa storia nella letteratura italiana, simbolo della libertà culturale di una nazione e che oggi “strega” appassionati e lettori e che, abolendo le barriere, permette anche di focalizzare nuovi autori stranieri contemporanei pubblicati quest’anno da piccole realtà editoriali.
Valeria Nisticò