Francesco De Gregori in "Vivavoce" racconta la sua carriera con nuovi suoni
Cultura e Spettacolo Liguria

Francesco De Gregori in "Vivavoce" racconta la sua carriera con nuovi suoni

martedì 11 novembre, 2014

GENOVA, 11 NOVEMBRE 2014 - Francesco De Gregori ritorna nei negozi di dischi con "Vivavoce", un doppio album in cui il cantautore ha deciso di raccontare la sua straordinaria carriera andando a pescare nel vastissimo repertorio di canzoni che hanno segnato la storia della musica italiana.
Per l'occasione De Gregori ha però deciso di rivistare i brani reinterprentandoli con suoni nuovi e con la sua voce di oggi perchè, come ha dichiarato alla stampa "la musica deve essere reinterpretata. E' un'esigenza artistica come quella di un pittore che rifà lo stesso quadro con qualche variazione".
Proprio come un pittore De Gregori ha deciso di riportare alla luce i brani più importanti e celebri della sua carriera come "La donna cannone" e non solo. In "Vivavoce", infatti, trovano spazio anche canzoni che non hanno avuto la giusta visibilità e che pur essendo "minori" sono delle piccole perle della sua discografica.[MORE]

 

De Gregori, in "Vivavoce" i brani della sua carriera reinterpretati con il suono di oggi

 

Ecco nella tracklist compaiono brani come "Un guanto" oppure "Il panorama di Betlemme", canzoni poco note ma che il cantautore non considera assolutamente inferiori ai suoi classici. All'interno del disco De Gregori ha così raccontato la sua storia musicale offrendo però al suo pubblico un disco che suona come nuovo. Non mancano poi delle piccole sorprese come "Buonanotte fiorellino", che viene riproposta in una duplice versione: classica e moderna con richiami alla musica di Bob Dylan. Per "La donna cannone", invece, De Gregori è ricorso ad una versione curata da Nicola Piovani, mentre per "Generale" ha preferito renderla più naturale. Spazio anche ad uno speciale omaggio in "Santa Lucia" dove ha volutamente fatto richiamo a "Com'è profondo il mare", celebre canzone dell'amico Lucio Dalla.

"E' la canzone che amo di più" ha dichiarato il cantautore sottolineando quanto gli manchi l'amico Lucio e quanto sia terribile non poter fare con lui un nuovo tour dopo quelli del 1979 e del 2010.

Primo singolo estratto dall'album è "Alice", brano che De Gregori ha reinterpretato con Luciano Ligabue. Un incontro del tutto naturale quello avvenuto tra i due artisti e De Gregori non nasconde di volere Luciano sul palcoscenico per uno dei suoi prossimi concerti in programma nel 2015. Impossibile non citare poi la collaborazione con Leonard Cohen presente nel disco con la versione italiana di "The Future". Per De Gregori, Cohen come Bob Dylan sono due artisti autentici : "non trovo in nessuno di loro un granello di falsità".

Differente, invece, è la considerazione della musica moderna su cui non esprime giudizi, ma non nasconde da semplice ascoltare che "di musica brutta c'è ne tanta in giro". Anche riguardo la musica rap, che oggi va tando di moda, ha cambiato leggermente idea: "È vero, raccontano i tempi di oggi", ma da vero cantautore non può sottolineare il differente modo di comporre e scrivere. "Noi cantautori storici eravamo più accattivanti, avevamo parole diverse, più accattivanti, piene di rimandi colti. Ai tempi mi ispiravo alla cultura liceale, e me lo dicevano come un'accusa, adesso certe cose sono sparite del tutto" ha dichiarato.

In "Vivavoce", nuovo album pubblicato oggi in tutti i negozi di dischi, c'è il De Gregori del passato, ma anche e sopratutto il Francesco di oggi.
 

(foto: fepgroup.it)

Emanuele Ambrosio


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