Cronaca

Franca Rame, in fila davanti al Piccolo per l'ultimo saluto. Fo: «È morta tra le mie braccia»

MILANO, 30 MAGGIO 2013 – Tanti in coda in via Rovello davanti all’ingresso del Piccolo Teatro per rendere l’ultimo omaggio a Franca Rame, scomparsa ieri all’età di 84 anni. Al Piccolo, infatti, è stata allestita la camera ardente – aperta dalle 9 di questa mattina e rimarrà aperta 22 ore - con la bara già chiusa, coperta da un drappo rosso e circondata da rose. La scelta del luogo non è stato casuale, visto che qui la coppia si è conosciuta e si è innamorata.

A ricevere le condoglianze di amici e dei tanti estimatori dell’attrice, Dario Fo – che accoglie e bacia tutti i cittadini - e il figlio Jacopo. Presente anche la nipote dell'attrice, che – come il padre Jacopo - indossa una sciarpa rossa, rispettando le ultime volontà di Franca Rame, che aveva chiesto che al suo funerale le donne indossassero qualcosa di rosso e cantassero «Bella Ciao».

L’attrice, infatti, si è sempre battuta in prima persona per le donne e contro la violenza sulle donne, lei stessa vittima di uno stupro nel 1973, portando in scena un durissimo monologo.

 

                                  

 

Tra coloro i quali hanno salutato Franca Rame, l’assessore alla Cultura Filippo Del Corno, Carla Fracci, Milly Moratti, Franco Cerri, Cochi Ponzoni, la giornalista Cinzia Sasso, moglie del sindaco Pisapia. Per Cochi Ponzoni: «Un altro pezzo di Milano che se ne va. Un grande dolore per una donna insostituibile, con una dignità e una forza di carattere uniche». Carla Fracci ha ricordato il suo impegno: «Si è molto esposta politicamente, con un sostegno vero alla sinistra. Con Dario ha rappresentato una forza straordinaria per la difesa di questo paese», mentre Milly Moratti ha dichiarato: «Dobbiamo trovare casa all'archivio di Franca e farne un vera fabbrica del teatro per le generazioni che verranno. Sono tante le cose che stava ancora facendo».

La camera ardente sarà chiusa alle 22.00 di questa sera, poi il feretro verrà trasferito allo Strehler in largo Greppi per la cerimonia laica. «La mia non sarà una commemorazione funebre ma un commiato» ha dichiarato Fo.

Toccante è il racconto di Fo sugli ultimi istanti di vita della moglie: «Sul letto respirava a fatica. Ho provato a farle la respirazione bocca a bocca. Lei è morta tra le mie braccia. Sì, se n'è andata mentre io avevo il suo volto tra le mie mani». Il premio Nobel puntualizza: «Non è vero che era malata. Ancora due sere fa abbiamo letto assieme il testo dello spettacolo sulla Callas che avremmo dovuto mettere in scena».

(fonte: Il Messaggero, La Repubblica. Video: Il Messaggero)

Rosy Merola

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