Nasce la figura del fotografo parlamentare. Camera invita all'autoregolamentazione
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ROMA, 23 NOVEMBRE 2011 – Dopo le polemiche sulle foto “rubate” alla Camera, riprese di appunti, bigliettini dei deputati, riprese dei display del cellulare, nasce la figura del fotografo parlamentare.[MORE]
Da oggi in poi, i fotografi che vorranno immortalare i lavori d'aula a Montecitorio dovranno costituirsi in un'Associazione di fotografi parlamentari, che adotti un codice di autoregolamentazione concordato con la camera che comprenda regole comportamentali per la tutela della privacy dei soggetti ripresi e la riservatezza delle comunicazioni tra parlamentari e membri del governo.
Lo ha deciso l'Ufficio di presidenza di Montecitorio con una delibera a maggioranza con la sola astensione di Stucchi e Leone.
I fotografi parlamentari quindi avranno un tesserino fotografico e sottoscriveranno un impegno a “non utilizzare gli strumenti di ripresa fotografica o visiva per cogliere con essi gli atti o i comportamenti dei deputati e dei membri del governo presenti nell'Aula della Camera, normalmente non rilevabili se non tramite l'utilizzo di particolari strumenti tecnologici, che non risultando essenziali per l'informazione sullo svolgimento dei lavori parlamentari si risolvano in un trattamento di dati personali non consentito, con conseguente violazione della privacy ovvero della lesione del diritto di riservatezza delle comunicazioni”. L'impegno sottoscritto è anche a “non diffondere in ogni caso e a non conservare immagini di tali atti o comportamenti eventualmente colte”.
La mancata osservazione delle regole sottoscritte comporterà la cancellazione dall'elenco dei fotografi parlamentari e il ritiro del relativo tesserino che verrà approntato. Le nuove regole saranno in vigore da martedì prossimo 29 novembre e varranno anche i cineoperatori tv, che, pur non inseriti nell'elenco, saranno tenuti a sottoscrivere l'impegno, al momento dell'autorizzazione all'accesso in aula.
Lidia Tagnesi