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Forza Italia, Patto del Nazareno non più vincolante, comitato di presidenza approva il documento

ROMA, 4 FEBBRAIO 2015 - Dopo le dichiarazioni di ieri sera del Presidente Renzi, ospite a Porta a porta, riguardanti i punti d'accordo individuati nel Patto del Nazareno, con Silvio Berlusconi, giunge oggi un documento che potrebbe del tutto abbattere la trascorsa, temporanea sinergia tra i due partiti.[MORE]

Il comitato di presidenza di Forza Italia (Fi) ha approvato un documento che stabilisce la perdita del vincolo che legava gli azzurri al Partito Democratico con gli accordi del Nazareno "Riteniamo Forza Italia libera di valutare quanto proposto, di volta in volta, senza alcun vincolo". Concetto ripreso anche da Toti, consigliere politico del cavaliere, "Il patto del Nazareno è rotto, congelato, finito", che rivolto a Renzi continua "Stando ai numeri che abbiamo espresso in Senato, io non starei così sereno. Siamo stati più volte determinanti". Alle parole di Toti hanno risposto immediati Debora Serracchiani, vice segretario Pd, Luca Lotti, sottesegretario alla presidenza del consiglio e Simona Bonafé, europarlamentare Pd, con toni probabilmente riprendenti la linea lanciata stamane in "tweet" dal premier Renzi.

"Ognuno per la sua strada" dunque, e se il raffreddamento dei rapporti tra le opposte fazioni sembra essere in accelerata corsa, le crepe che nei giorni scorsi si erano mostrate all'interno del partito azzurro subiscono ulteriori scosse. Su richiesta di Fitto di "azzerare le cariche" stamane i vertici del partito hanno presentato le loro dimissioni, dimissioni respinte da Berlusconi che ha confermato la piena fiducia a ciascun dirigente. Ma Toti si definisce inamovibile sul bisogno di azzeramento delle cariche e, interpellato da l'Espresso, proferisce la propria "fedeltà" a San Tommaso "Il Patto del Nazareno è saltato? Tutto da verificare" aggiungendo "posso dire che mi allineo a San Tommaso: se non vedo, non credo".

L'odierna conferenza dei capigruppo, a Montecitorio ha avuto come perno lo scontro tra Brunetta e Speranza in merito alla calendarizzazione del ddl Boschi sulle riforme istituzionali, per sabato 14 febbraio. Scontro da cui è emersa "vittoriosa" la rappresentanza democratica, a cui Brunetta ha parlato di inaccettabile violenza nei confronti del Parlamento. Immediata la replica della Boschi "Brunetta non sa che gli italiani, quelli che hanno la fortuna di avere un lavoro, lavorano cinque giorni a settimana" e riferendosi al documento approvato oggi dal comitato di presidenza Fi ha ribadito "le riforme vanno avanti, le abbiamo appena calendarizzate alla Camera, dove abbiamo un'ampia maggioranza. Se poi Forza Italia ci ripensa, siamo qui." 

Fonte foto: freenewsonline.it

Ilary Tiralongo