Estero
Forte sisma colpisce l'ex Birmania, tremano anche Thailandia e Laos
Birmania, 25 Marzo - Due scosse di terremoto di magnitudo 6,9 sulla scala Richter hanno colpito il Myanmar, l’ex Birmania, a distanza estremamente ravvicinata l’una dall’altra.
L’epicentro è stato localizzato nello Shan State, nel nord-est del paese, a poche decine di km dal confine con la Thailandia, alle 20:25 locali (le 14:55 italiane). La prima scossa è stata registrata a soli 10 km di profondità dalla superficie, mentre la seconda, verificata pochi istanti dopo, ha avuto un impatto meno energico e una profondità di ben 230 km. [MORE]
Il doppio sisma ha colpito il “Triangolo d’Oro”, una zona collinare, di non facile accesso, situata tra Birmania, Thailandia e Laos. L’area è caratterizzata per lo più da piccoli villaggi, non vi sono grandi città, ma è proprio qui che si svolge uno dei più attivi commerci transfrontalieri di tutto il continente.
Le autorità non hanno rilasciato dichiarazioni sul sisma, è ancora in certo il numero delle vittime, ma un dirigente birmano, che desidera restare anonimo, afferma che si registrano più di 100 feriti e 75 morti. Viene inoltre rivelato che sarà particolarmente difficile procedere con le operazioni di salvataggio data la conformità del territorio colpito. Sempre secondo la fonte anonima, le scosse sono state terribilmente violente nei villaggi di Tachilek e Kengtung, dove, per ora, si registra il maggior numero di vittime.
Ma il terremoto, oltre che nell’area del Triangolo d’Oro, fino a poco tempo fa uno dei principali centri di coltivazione di oppio nel mondo, è stato avvertito anche nel raggio di diversi chilometri dall’epicentro. Secondo alcuni testimoni una donna thailandese sarebbe morta a Mae Sai, dall’altra parte del confine, per il crollo di una parete. La scossa è stata chiaramente percepita anche nel nord della Thailandia, a 235 km di distanza dall’epicentro, mentre a Bangkok il sisma è stato avvertito solo ai piani alti dei grattacieli.
La zona è ora interessata da continue scosse di assestamento. Nei villaggi non vi è corrente elettrica, la rete telefonica funziona a intermittenza e la maggior parte della popolazione, ancora sotto choc, si è stabilita lungo le strade rifiutandosi di rientrare nelle loro abitazioni.