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Formula 1 in India, Ferrari costretta a inseguire
CAGLIARI, 27 OTTOBRE 2012 – Le monoposto di Formula 1 scaldano i motori in vista del Gran Premio dell’India, in programma nella mattinata di domenica. Nelle qualifiche di sabato le due Red Bull hanno fatto ancora la differenza; Vettel e Webber, nonostante qualche piccola sbavatura, hanno registrato i tempi migliori, conquistando così la prima fila nella griglia di partenza. È un ottimo risultato che facilita la corsa del pilota tedesco verso il terzo titolo mondiale consecutivo; dopo la vittoria nel GP della Corea, il campione del mondo in carica guida la classifica generale con sei punti di vantaggio su Fernando Alonso.
La seconda fila è tutta McLaren con Hamilton seguito da Button; forti di un buon piazzamento e coscienti della competitività delle veloci frecce d’argento, i due piloti britannici sono pronti per la sfida e cercheranno di complicare la corsa delle Red Bull.[MORE]
Delusione palpabile nel team Ferrari, il 5° crono di Alonso e il 6° di Massa non bastano per far sorridere nessuno. Fernando Alonso non si nasconde e spiega che il gap rispetto ai primi è evidente e vincere il mondiale in queste condizioni non è facile. Quando la macchina era competitiva e sullo stesso livello di Red Bull e McLaren il pilota asturiano sapeva fare la differenza e vincere, ma se la sua Ferrari non riesce a raggiungere gli standard delle scuderie avversarie, ottenere prestazioni superiori diventa quasi impossibile. Ma non tutto è perduto, in gara può succedere qualsiasi cosa; il ferrarista cercherà di superare le due frecce d’argento e di mettere sotto pressione le Red Bull, veloci si, ma non sempre indenni da problemi di affidabilità.
Intanto in India ha tenuto banco anche la vicenda legata alla scelta della scuderia di Maranello di correre con la bandiera della Marina Militare Italiana sul telaio delle due monoposto. Stefano Domenicali, team principal Ferrari, ha dichiarato che si tratta esclusivamente di un omaggio ai due marò italiani detenuti in India, un gesto privo di risvolti politici. In un primo momento la decisione era stata bollata dalle autorità del Paese e dal patron Ecclestone come un tentativo di politicizzare l’evento sportivo. La Federazione Indiana dell’Automobilismo ha invece chiarito che l’esposizione della bandiera sulle Rosse non viola il regolamento e non avrà conseguenze sul caso dei due militari italiani. Alla luce di questa interpretazione, anche Ecclestone si è dichiarato favorevole all’iniziativa della Ferrari.
(foto da modena2000.it)
Vanna Chessa