Politica

Formigoni, la politica ai tempi di Twitter

MILANO, 7 NOVEMBRE 2012- Un concorso indetto su Twitter e un premio che porterà nel guardaroba del fortunato vincitore un ambitissimo oggetto: un maglione made in Lombardia, disegnato e poi fieramente sfoggiato niente di meno che dal Presidente della Regione Roberto Formigoni. Quello che per Crozza lo farebbe assomigliare ad un muratore macedone imbrattato di vernice, per intenderci. Una barzelletta? Un nuovo quiz a premi?No, l’ultima trovata dell’uomo che ha guidato la Regione Lombardia dall’aprile 1995 sino allo scorso 12 ottobre. Sul suo profilo il governatore scrive: “FORconcorso: vinci un FORmaglione. Tanti mi chiedono un FORmaglione. Il 40.000° follower ne vincerà uno. Avanti FORtwitteroni!!!”. Non lasciatevi sorprendere dall’improbabile linguaggio: il sito ufficiale di Formigoni pullula di questi bizzarri ed egocentrici neologismi, al limite tra un bonario autocompiacimento e il delirio di onnipotenza. Insomma, il potere logorerà pure chi non ce l’ha- più- ma logora non è certo la pregiatissima lana del FORmaglione, che resiste, coriacea, all’usura. Poco male.[MORE]

Lo scandalo da poco abbattutosi sul Pirellone fa saltare l’intera Giunta regionale lombarda, scuote l’elettorato e tutta l’opinione pubblica, compromette sodalizi politici di vecchia data, come quello tra PdL e Lega, ma non scalfisce affatto il sottilissimo humour del Presidente Roberto Formigoni. Eppure ci sarebbe davvero poco di cui scherzare. Tutta la IX legislatura presieduta da Formigoni è stata difatti segnata da un’impressionante quantità di inchieste e arresti che ne hanno decretato la fine prematura e il conseguente voto anticipato. A partire dal 2010 una serie di imputazioni piombano su vari membri della Giunta. La lista è davvero lunga e raccapricciante: si va da condanne per truffa, corruzione, tangenti, concussione e bancarotta, ad indagini circa altri presunti e gravi reati, quali induzione alla prostituzione minorile, finanziamento illecito ai partiti, tifo violento, appropriazione indebita. Lo stesso Formigloni è coinvolto in un’indagine: il capo d’imputazione è ancora una volta quello di corruzione. La misura ormai è colma e a far traboccare il vaso giunge, lo scorso 10 ottobre, l’ultimo plateale atto di questa grottesca vicenda tutta italiana: incastrato da alcune intercettazioni telefoniche, finisce dietro le sbarre l’assessore alla Casa Domenico Zambetti, per voto di scambio e concorso esterno in associazione mafiosa per aver acquistato voti dalla ‘ndrangheta.

Lo si capisce, di ilare in tutta questa storia c’è ben poco. Eppure Formigoni ha ancora voglia di scherzare. Ma come biasimarlo, è figlio del suo tempo, un tempo che premia sempre, inesorabilmente, le simpatiche canaglie.

(immagine da Corriere.it)

Emmanuela Tubelli