Formigoni indagato per corruzione nell'ambito dell'inchiesta sulla Sanità lombarda
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MILANO, 25 LUGLIO 2012- Il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, scritto nel registro degli indagati lo scorso 14 giugno scorso, adesso risulta indagato. A renderlo noto, il procuratore capo di Milano, Edmondo Bruti Liberati In particolare, a Formigoni è stato notificato l'invito a comparire per il reato di corruzione, con l'aggravante dei reati transnazionali, in concorso con Pierangelo Daccò e Antonio Simone, al momento in carcere nell'inchiesta sulla sanità lombarda.
Era da mesi che il governatore era al centro di diverse inchieste, che avuto come elemento scatenante il crac del San Raffaele, lo scorso novembre e che aveva visto finire in manette (il 15 novembre 2011) il manager della sanità lombarda, Pierangelo Daccò, uno dei fedelissimi del governatore. Trascorrono alcuni mesi e, ad aprile, scoppia un nuovo scandalo legato ai fondi neri della Fondazione Maugeri. In particolare, si parla di 70 milioni di euro che gl'inquirenti presumono siano stati distratti dal polo privato, attivo nel settore della sanità. Anche in questo caso, risulta coinvolto Daccò, insieme al ciellino Antonio Simone, ex assessore dc al Pirellone. [MORE]
Oltre ai suddetti, finiscono nel registro degli indagati anche Umberto Maugeri e Costantino Passerino. E, sempre secondo gl'inquirenti, è da questi fondi neri che Daccò avrebbe attinto per finanziare viaggi aerei, resort, yacht di lusso e ville in Costa Smeralda a beneficio di Formigoni, per un ammontare di circa nove milioni di euro di «utilità», sempre secondo i magistrati. Una sorta di "do ut des", posto in essere per ottenere in cambio l'approvazione, in Regione Lombardia, di delibere a favore della Fondazione Maugeri, volte a far aumentare i rimborsi per le funzioni 'non tariffabili'.
Tornando alla decisione odierna della Procura di Milano, l'aggravante della transnazionalità, contestata a Roberto Formigoni, secondo le prime indiscrezioni, sarebbe dovuta alle condotte delle persone arrestate ad aprile nell'inchiesta sul caso Maugeri, tra cui Daccò e Simone. Nello specifico, per l'accusa, sarebbe stata posta in essere un'associazione per delinquere che agiva anche attraverso conti all'estero, e in particolare in Svizzera e che sembrerebbe ricondurre a Daccò e al suo collaboratore Giancarlo Grenci. Oltre a ciò, a Formigoni verrebbero contestati anche fatti commessi tra Milano e l'estero dal 2001 al novembre del 2011 (ovverosia nello stesso intervallo di tempo in cui, secondo le indagini, avrebbe operato la citata associazione a delinquere).
"La Regione non ha alcuna responsabilità sul controllo dei bilanci delle fondazioni San Raffaele e Maugeri. Bisogna tener presente che questi sono Irccs, enti a rilevanza nazionale. La vigilanza sui loro bilanci spetta al ministero della Salute", così si è difeso il governatore nel corso di un'audizione al Senato. Adesso si attende la confereza stampa che Formigoni terrà a Milano alle 17.30.
(Fonti: Corriere della Sera, La Repubblica)
Rosy Merola