Cronaca
Forchette rotte inviate dai giovani ai politici
1 GIUGNO - Buste contenenti forchette rotte ed un breve messaggio sono state recapitate ai politici siciliani. Le Buste anonime arrivano con le stesse modalità anche ai sindacalisti e agli industriali. Sono parecchie migliaia le buste anonime, contenenti una forchetta rotta ed una cartolina, fatte recapitare al mondo politico, economico, industriale e sindacale siciliano. Le buste contengono a chiare lettere il seguente messaggio: ''I giovani siciliani si sono rotti. Col nostro futuro non ci mangia piu' nessuno''[MORE]Inoltre nello stesso messaggio viene preannunciato per il prossimo 25 giugno un appuntamento a Palermo.
Molto curioso, ma nel contempo misterioso il contenuto delle buste anonime, fatte recapitate ad autorevoli rappresentanti delle amministrazioni locali, ma anche ad imprenditori, ad alcuni esponeneti di sigle sindacali ed a docenti ed amministratori universitari di tutta la Sicilia.
Segno evidente di malumore e di protesta da parte dei giovani siciliani, rispetto evidentemente alla grave crisi economica che riguarda il nostro paese ed in particolare il serio problema delle disoccupazione, soprattutto nell’Isola.
La Sicilia con il 42,9% è tra le dieci regioni europee con il più alto tasso di disoccupazione giovanile. Lo dice Eurostat, l’ufficio europeo di statistica, in un rapporto sulla situazione occupazionale nelle regioni dell’Ue-25.
Una situazione quindi molto avvertita da parte dei giovani che hanno trovato una formula di protesta forse apparentemente originale, ma che lascia trasparire l’amarezza di una generazione che sente fortemente il peso della mancanza di posti di lavoro.
La Sicilia, un po’ come tutto il resto d’Italia, aveva conosciuto tra gli anni ’60 e ’70 un periodo di rapido sviluppo, anche se l’economia della regione è rimasta principalmente basata su attività produttive di tipo tradizionale, di piccole dimensioni e poco competitive, solitamente legate al settore dell'agricoltura e dell'edilizia. Uno sviluppo significativo si sviluppa maggiormente all’interno dei grandi poli industriali del settore petrolchimico, grazie ad interventi interventi pubblici, ma non ha grossi effetti espansivi sul resto dell'economia della regione. Si sviluppa enormemente il settore dei servizi, specialmente quelli non destinabili alla vendita. Questo modello di sviluppo ha poi portato al sistema economico attuale, relativamente debole e sensibilmente diverso dagli standard nazionali.
Ora si attende di vedere se la busta inviata ad autorevoli rappresentanti del mondo politico, economico, accademico e sindacale, ottenga una risposta concreta nei riguardi dei giovani siciliani e non venga semmai recapitata al mittente.