Politica

Regione Calabria: tavolo tecnico sulla Fondazione Terina

LAMEZIA TERME (CZ), 06 SETTEMBRE 2014 - In coerenza con quanto disposto in sede di seconda Commissione Consiliare regionale, in data 4 Settembre - presso la sede della Presidenza del Consiglio Regionale - si è tenuta la prima riunione del tavolo tecnico convocato dalla Regione Calabria per la risoluzione della problematica relativa alla Fondazione Mediterranea Terina.

Il tavolo - a cui hanno preso parte il Presidente facente funzioni della Regione, dott.ssa Antonella Stasi, il Presidente del Consiglio Regionale, On.le Francesco Talarico, nonché gli On.li Tonino Scalzo, Giampaolo Chiappetta, Ennio Morrone e Gaetano Bruni e che ha visto presenti il neo Presidente della Fondazione Mediterranea Terina, avv. Pasqualino Scaramuzzino, nonché tutti i sindacati presenti in Fondazione - ha impresso una fortissima accelerazione per la soluzione della problematica Terina che, com’è noto, discende dall’alto numero di dipendenti a tempo indeterminato che la Fondazione sopporta da anni.[MORE]

In vero, il peso di 41 dipendenti - come rimarcato in apertura dei lavori dall’avv. Scaramuzzino - è assolutamente insostenibile per una Fondazione che, invece, dev’essere agile, con non più di 10 dipendenti e che deve poter attingere alle risorse nazionali e comunitarie per organizzare progetti di alta qualità, coinvolgendo ricercatori e studenti da contrattualizzare a tempo determinato e per la durata di ogni singolo progetto.

L’avv. Scaramuzzino ha fatto il punto sullo stato di avanzamento del Progetto Food@Life, evidenziando il gravissimo rischio che corre la Fondazione dal perdurare di tale peso di dotazione organica. Il Presidente Talarico ha rammentato la strategicità della Fondazione Mediterranea Terina per tutta la Regione Calabria, ricordando gli sforzi effettuati negli anni passati per sanare il grave debito fiscale accumulato in passato e ricordando che - con la Legge 24/2013 - il Consiglio Regionale ha deciso di puntare sulla Fondazione come strumento importantissimo nell’ambito della ricerca e dello trasferimento tecnologico in campo agroalimentare.

Il presidente Talarico ha assicurato il permanere di tutto il suo impegno per la Fondazione e per i suoi lavoratori.
Dopo gli interventi delle forze sindacali - che si sono dichiarate d’accordo sulla proposta operativa avanzata dall’avv. Scaramuzzino, la Presidente facente funzioni ha espresso la sua ferma volontà di percorrere l’ultimo miglio che separa la fondazione dalla meta e si è subito attivata affinché i Direttori generali competenti fossero convocati al tavolo aperto, che è stato aggiornato a martedì 9 settembre prossimo.

Tutti partecipanti al tavolo hanno quindi espresso grande soddisfazione per la tempestività della risposta fornita dalla Presidente Stasi, in un momento nel quale pure le difficoltà che avvolgono le forze di governo regionali sono note. Avere manifestato la volontà di portare a soluzione la vertenza - ed a compimento la Legge regionale 24/2012 - è stato grandemente apprezzato da tutti i sindacati, i quali hanno assicurato il loro pieno impegno perché la vicenda si concluda favorevolmente, così da rendere veramente efficace uno strumento straordinario come la Fondazione e poter dare risposte di tranquillità e dignità per tutti i lavoratori, che accreditano ben 6 mensilità stipendiali.

Un plauso particolare è stato rivolto anche ai lavoratori della Fondazione che, pur nelle gravi difficoltà in cui versano, stano mantenendo un profilo di assoluta dignità ed hanno riposto le loro speranze verso una politica che per molti versi appare distratta ed impegnata su altri fronti, ma che in questa vicenda sta scrivendo una bella pagina di buona amministrazione e di ferma volontà.

L’appuntamento, quindi, è per martedì 9: in quella sede dovranno essere definiti i percorsi amministrativi necessari da approntare affinché la proposta avanzata dall’avv. Scaramuzzino - di concerto con tutte le organizzazioni sindacali - trovi finalmente compimento e consenta l’esodo di almeno 30 dipendenti verso altre strutture subregionali che, invece, hanno necessità di personale dipendente.

(Immagine da calabriaonweb.it)

Notizia segnalata da Ugo Floro