Cronaca

Fondazione Campanella: Atto stragiudiziale di diffida e messa in mora

Riceviamo e pubblichiamo
CATANZARO, 05 GIUGNO 2015 - In nome e per conto dei sigg.ri Francesco Iozzi, Anna Oliverio, Simona Gaglianese, Maria Antonietta Gigliotti, Maria Calabrese, Giuseppina Mulè, Genoveffa Principato, Modesta Talarico, Giovanna Innocente, Giusi Impellizzeri, Marianna Impellizzeri, Procopio Luigina, Stanizzi Luca, Rosa Romano, Antonella Mancuso, Perri Maria, Anastasia Facente, Teresa Succurro, Evelina Ferraro, Santo Marchio, Patrizia Amedeo, Stefano Sestito, Arturo Scamardì, Debora Chiarella, Giovambattista Oliverio, Antonio Plastino, Carmela Turano, Giovanni Aloe, Sofia Immacolata Grandinetti, Francesca Mazza, Rosanna Moleo, Adele Valletta, Graziella Greco, che mi hanno conferito espresso incarico come da procura a margine, con il presente atto [MORE]

PREMESSO

-che gli istanti sono tutti lavoratori della Fondazione Campanella che hanno sempre prestato, con dedizione e attaccamento, la loro attività lavorativa nel delicatissimo campo medico/oncologico;

-che, tuttavia, da sempre, la Fondazione ha provveduto alla corresponsione delle retribuzioni con ritardo rispetto ai termini di legge;

-che con decreto del Prefetto di Catanzaro del 23/2/2015, adottato alla luce delle risultanze di una Consulenza Tecnica disposto nell’ambito di un procedimento penale, avviato dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Catanzaro, la Fondazione Campanella è stata dichiarata estinta;

-che, più precisamente, nel decreto prefettizio de quo è stato rilevato che “la consulenza tecnico-contabile depositata nell’ambito del procedimento penale n. 479/15 mod. 21 iscritto a carico della Fondazione e trasmessa alla Prefettura di Catanzaro dalla Procura della Repubblica di Catanzaro in data 03.02.2015, fa emergere una gravissima situazione di dissesto/insolvenza dell’ente, tale da aver indotto la stessa Procura della Repubblica a richiederne il fallimento”;

-che a seguito del detto decreto prefettizio di estinzione tutti i lavoratori della Fondazione Campanella sono stati licenziati;

-che avverso il decreto prefettizio de quo ha proposto ricorso dinanzi al Tar Calabria Catanzaro la Fondazione Campanella;

-che, tuttavia, con Ordinanza N. 222/2015 il Tar Calabria Catanzaro ha respinto la domanda cautelare di sospensione;

-che, più precisamente, il Tar ha rilevato che “come osservato da parte resistente la consulenza tecnico-contabile avrebbe, tra l’altro, attestato una ‘significativa violazione dei principi contabili nazionali in tema di rilevazione di crediti e ricavi per contributi in conto esercizio della Regione Calabria’, con conseguente ‘inattendibilità’ anche delle eventuali poste attive iscritte a bilancio, oltre che la complessiva situazione di disequilibrio economico, patrimoniale e finanziario della Fondazione ricorrente, ovvero la mancanza di quelle condizioni di economicità, di efficacia e di ‘solidità patrimoniale’ idonee a supportare la continuità dell’attività e il perseguimento dello scopo sociale…”;

-che, in buona sostanza, il Tar Calabria Catanzaro, con riferimento alla Consulenza Tecnica disposta dalla Procura della Repubblica, ha descritto l’esistenza in seno alla Fondazione Campanella di un quadro economico/contabile allarmante;

-che, ad oggi, tutti gli istanti, che sono lavoratori, sono stati destinatari di atti di licenziamento;

-che, nonostante la risoluzione del rapporto di lavoro, i lavoratori devono ancora percepire la retribuzione con riferimento ai mesi di Gennaio, Febbraio, Marzo, Aprile e Maggio 2015 ;

-che, inoltre, i poveri e incolpevoli lavoratori devono pure ottenere il pagamento del Trattamento di Fine Rapporto;

-che, inoltre, in modo manifestamente omissivo e inadempiente, la Fondazione non ha nemmeno consegnato ai dipendenti le dovute buste paga per i periodi in cui gli stessi hanno lavorato;

-che, inoltre, i poveri e incolpevoli lavoratori devono anche avere il pagamento della quattordicesima mensilità che in tutti questi anni la Fondazione omissivamente non ha mai corrisposto;

-che non può, pertanto, non vedersi la gravità della situazione;

-che, infatti, da un canto sono stati stanziati milioni e milioni di euro pubblici per realizzare una struttura medico/oncologica d’eccellenza ed eludere il drammatico fenomeno della migrazione sanitaria e permettere alla comunità dei calabresi di potersi curare nella propria regione, e dall’altro canto, tuttavia, la Fondazione Campanella è stata dichiarata estinta e, ad oggi, si trova in fase di liquidazione, con conseguente chiusura di una struttura sanitaria calabrese d’eccellenza e licenziamento di tutti i dipendenti;

-che, pertanto, i lavoratori, senza colpa, si sono ritrovati fuori dalla Fondazione e senza posto di lavoro;

-che, pertanto, non solo gli incolpevoli lavoratori, per ragioni a loro totalmente estranee, si sono ritrovati di colpo senza lavoro, ma, per di più, gli stessi lavoratori devono ancora percepire somme a loro dovute a titolo di retribuzione e di TFR e di quattordicesima mensilità;

-che, ad oggi, a seguito della dichiarazione di estinzione della Fondazione Campanella, il Presidente del Tribunale di Catanzaro ha nominato un Commissario Liquidatore;

-che il Commissario Liquidatore deve adempiere gli obblighi che gravano sulla Fondazione e provvedere al tempestivo pagamento delle somme dovute agli incolpevoli lavoratori;

-che, inoltre, il Commissario Liquidatore deve “radiografare” l’intera Fondazione Campanella sotto ogni profilo, compreso quello economico/contabile, e individuare tutte le anomalie che hanno determinato la drammatica situazione economico/contabile che ha condotto la Fondazione alla estinzione e chiusura e al licenziamento degli incolpevoli lavoratori;

-che, inoltre, il Commissario Liquidatore deve, secundum legem, e in adempimento dei propri obblighi di legge, chiedere agli uffici preposti, anche giudiziari, l’accertamento delle eventuali responsabilità dei soggetti che, con mala gestio, hanno determinato la drammatica situazione economica/contabile e condotto la Fondazione all’estinzione con la perdita del patrimonio medico/sanitario, costituito dalla detta struttura d’eccellenza, e con la conseguente perdita del lavoro per oltre duecento incolpevoli lavoratori che ogni giorni hanno lavorato in Fondazione;

-che, infatti, se vi sono responsabilità, nella conduzione della Fondazione, queste dovranna essere accertate e ciò ancor di più se si pensa che i soldi, maneggiati dalla Fondazione Campanelli, erano soldi pubblici e i soci della stessa Fondazione erano pubblici (Università Magna Graecia e Regione Calabria);

-che, pertanto, se la Calabria ha perduto la struttura d’eccellenza/Fondazione Campanella deve essere chiarito, dagli uffici competenti, se tale perdita è imputabile o meno a responsabilità gestionali e amministrative.

Tutto ciò premesso, con il presente atto, gli istanti

INVITANO E DIFFIDANO

La Fondazione Campanella, in persona del Commissario Liquidatore, a corrispondere loro, entro e non oltre sette giorni dal ricevimento del presente atto, tutte le somme loro dovute e cioè le retribuzioni ( relative ai mesi di Gennaio, Febbraio, Marzo, Aprile e Maggio 2015), il Trattamento di Fine Rapporto nonché la quattordicesima sin dalla instaurazione del rapporto di lavoro di ciascuno dei lavoratori

INVITANO E DIFFIDANO

Inoltre, la Fondazione Campanella, in persona del Commissario Liquidatore, entro lo stesso termine di sette giorni, a consegnare e/o trasmettere a ciascuno degli istanti lavoratori le buste paga relative ai mesi per i quali non è stata corrisposta la retribuzione

INVITANO

Inoltre, il Commissario Liquidatore, in adempimento dei propri doveri, e a seguito di tutte le indagine economico/contabili espletate sulla estinta Fondazione Campanella, e ove ritenga che vi siano le condizioni e i presupposti di legge, a trasmettere l’eventuale atto di informazione alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Catanzaro, perché siano accertati eventuali ipotesi di reato, nonché alla Procura Regionale della Corte dei Conti, affinchè siano accertati eventuali ipotesi di danno erariale, nonché, ove vi siano elementi e presupposti e condizioni, ad esercitare l’azione di responsabilità nei confronti dei soggetti che hanno male gestito la Fondazione Campanella portandola all’estinzione.

Gli istanti riservano, nel caso in cui dovesse instaurarsi un processo penale, la costituzione di parte civile al fine di ottenere la condanna penale dei soggetti responsabili ed anche il risarcimenti di tutti i danni loro derivanti dalla perdita del posto di lavoro.

Il presente atto viene inviato, per conoscenza, anche alla Regione Calabria, che è stata socio della Fondazione Campanella, nonché al Commissario per il Piano di Rientro per la Sanità calabrese affinchè anche gli stessi abbiano contezza di tutto ciò e degli omessi pagamenti nei confronti degli incolpevoli lavoratori.

Avv. Francesco Pitaro

Alleghiamo lettera integrale