Economia
Fmi: Grecia soffrirebbe di più se uscisse dall'euro
SALERNO, 9 LUGLIO 2015 - Il Fondo Monetario Internazionale (FMI), in occasione della revisione delle stime di crescita pubblicata oggi, ha dichiarato che "Gli sviluppi in Grecia finora non hanno comportato alcun contagio significativo" nella zona euro. "Continuiamo a sperare e a lavorare per un accordo che consenta alla Grecia di rimanere nell'euro", ha poi aggiunto il capo economista del Fmi, Olivier Blanchard, concludendo dicendo che "i collegamenti tra l'economia greca e quella mondiale sono limitati e questo e' rassicurante" sebbene forme di contagio non possano essere escluse .
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Il Fmi, primo creditore a cui Atene ha negato il rimborso dei finanziamenti ricevuti, rassicura sull'impatto della crisi e ribadisce l'importanza di evitare una Grexit. Ha inoltre ricordato che il crollo della Grecia ed il controllo dei capitali imposto dal governo ellenico hanno messo sotto pressione i titoli più rischiosi, aumentando parallelamente il prezzo dei bond giudicati più sicuri. Il Fondo ha dunque rivisto al rialzo le stime di crescita di alcune economie dell'Eurozona, ma le previsioni per la Grecia restano adombrate da un'alea di incertezza, che sconta anche gli ultimi eventi: banche chiuse, controllo dei capitali, mancati aiuti, possibilità di default, incertezza sugli aiuti. Và inoltre ricordato che l’economia greca rappresenta meno del 2% di quella dell’Eurozona e meno dello 0,5% di quella mondiale.
(foto:pinstake.com)
Filomena I. Gaudioso