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Florida, giustiziato uomo con farmaco mai usato in iniezioni letali

WASHINGTON, 25 AGOSTO - La Florida ha giustiziato un uomo con un farmaco mai utilizzato prima di un’iniezione letale. L’uomo è il 53enne Mark Asay, che nel 1987 aveva ucciso un ispanico e un afroamericano in delitti considerati a sfondo razziale. Ora l’esecuzione, nei confronti del primo uomo bianco condannato a morte in Florida per l’uccisione di un afroamericano.[MORE]

Asay è stato dichiarato deceduto alle 18.22 (le 00:22 in Italia) nella prigione di Stato di Starke. E’ stato ucciso da una iniezione composta da tre farmaci: uno di questi è un anestetico mai utilizzato sino ad ora, l’Etomitade. L’Etomidate è stato scelto in sostituzione del Midazolam, la cui reperibilità è divenuta più difficile dopo che diverse case farmaceutiche ne hanno rifiutato la sua distribuzione.

L’Etomitade fu creato negli anni Sessanta dalla Janssen, che si è espressa contrariamente rispetto all’utilizzo di tali farmaci in iniezioni letali. Gli avvocati dell’uomo hanno cercato invano di bloccare l’esecuzione sostenendo che l’utilizzo di un farmaco mai sperimentato violerebbe l’emendamento costituzionale americano che vieta punizioni crudeli ed inusuali. La Suprema Corte ha tuttavia respinto questo ricorso a maggioranza, adducendo che il condannato sarebbe stato trattato «come cavia di laboratorio dell’ultimo protocollo per le iniezioni letali».

Come anticipato, Asay venne condannato a morte nel 1987 dopo l’assassinio di un afroamericano di 34 anni e di un ispanico di 26. Dopo 36 anni di prigionia è stato giustiziato, nonostante avesse affermato in una recente intervista di «non essere più una persona violenta o una minaccia per la società» e di aver ucciso per rabbia, dovuta a stato di ubriachezza, e non per razzismo.

Asay è il primo bianco ad essere giustiziato per omicidio a sfondo razzista; sono invece 20 i casi di afroamericani giustiziati per aver ucciso bianchi, dopo il ripristino della pena di morte nello Stato della Florida dal 1976. La condanna di Asay ha suscitato polemiche dalla Janssen, azienda della Johnson&Johnson: «Jannsen scopre e sviluppa innovazioni mediche per migliorare e salvare la vita. Non condividiamo l’uso di nostri farmaci in iniezioni letali da pena capitale» - ha dichiarato Greg Panico, portavoce dell’azienda.

foto da: repubblica.it

Cosimo Cataleta