Cronaca
Fli: dimissionari i 100 iscritti al circolo territoriale di Catanzaro
Catanzaro, 29 maggio 2012 - Luigi Ciambrone e tutti i 100 iscritti al circolo territoriale Fli di Catanzaro (il piu' numeroso della Calabria) da lui guidato, hanno presentato al Presidente della Camera, Gianfranco Fini, leader del movimento e ai vertici nazionali del partito, le loro "irrevocabili dimissioni" attraverso la notifica del verbale di assemblea del Circolo tenutasi ieri. Ciambone, lo scorso anno candidato alla carica di sindaco di Catanzaro, e' da tempo in polemica con la coordinatrice regionale del movimento, l'onorevole Angela Napoli, contestandone i metodi a suo dire "antidemocratici".Anche gli iscritti ad "Area Liberale per Fini" (500 iscritti nella sola citta' capoluogo di regione) hanno deliberato di riconfluire definitivamente in "Area Liberale Italia" (1200 iscritti - si fa rilevare - solo in Calabria) rinunciando ad iscriversi a Futuro e Liberta'. [MORE]"Le aspettative politiche che ci avevano indotto ad aderire al movimento voluto dal Presidente Gianfranco Fini - e' scritto in un documento diffuso stamane - non sono piu' sufficienti ad indurci a rimanere in questa entita' politica che con il tempo ha finito col perdere motivazioni e voglia di rinnovamento.
Sopratutto nella nostra realta' calabrese tutto sembrava cambiare per poi rimanere immutato. Nessuna iniziativa realmente nuova, nessun mutamento o alternanza ai vertici si sono mai verificati: tutto si muoveva per rimanere stagnante. Non era questa l'aspirazione che aveva indotto tanti neofiti della politica come noi verso Fli. Si e' continuato, come in qualsiasi altro partito politico, a non "buttare via niente" e non per conservare cio' che di buono c'e' anche nel vecchio ma solo per cecita' e paura di un vero rinnovamento. Per questo - si evidenzia - noi di Area Liberale Italia abbiamo ritenuto di non voler rinunciare a cio' che ci ha spinto ad entrare in politica e cioe' la voglia di un reale cambiamento che ad oggi non e' presente nella realta' di Fli. Pertanto, pur riconoscendo nell'esperienza fatta un importante palestra politica che ci ha dato la possibilita' di confrontarci e conoscere tante realta' umane, riteniamo - si legge - in ogni caso che come ogni attivita' di tipo transitorio essa sia giunta al termine come esperienza in Futuro e Liberta' ma non anche come impegno politico".